A real haven in the heart of Rome
Since its conception at the end of the 1800s, Hotel Eden has welcomed heads of State, Royalty and leading personalities in the world of science, literature, art and show business. In September 2013 the hotel was acquired by luxury hotel group Dorchester Collection, known for managing hotels that reflect the distinctive culture of their destination. In keeping with the company’s continuous investment in taking the luxury experience to new levels, Hotel Eden closed for restoration in November 2015 and two years after restauration entered into its next chapter. Hotel Eden’s extensive project provides guests with a true Roman experience with its breath taking views across the Eternal City, capturing a spectacular panorama. 98 spacious guestrooms and suites unveil, a reduction from its former 121 rooms, ensuring more expansive rooms for guests. Hotel Eden also offers a dynamic food and drink concept and reveals its urban SPA featuring a blow dry bar, three suites with pampering treatments, as well as beauty and wellness offerings from word known brands. Blending contemporary features with the charm and authentic classic Roman style of the property, world-renowned architect and interior designers Bruno Moinard and Claire Bétaille of 4BI & Associés, together with Patrick Jouin and Sanjit Manku, were appointed to the project. Spearheaded by award-winning executive chef Fabio Ciervo, Hotel Eden’s food and beverage offering has been carefully crafted to harmonise exceptional food with a healthy lifestyle. The hotel’s fine- dining restaurant, La Terrazza, is located on the top floor and offers guests views across Rome with an innovative Mediterranean menu using high quality, fresh and seasonal produce. Offering all day dining, Il Giardino Ristorante & Bar is an urban retreat from the city’s crowds: playing on the natural assets of the hotel’s stunning views, Jouin Manku has designed a friendly atmosphere with an abstract ‘vertical garden’. Il Giardino Ristorante & Bar offers an array of light, healthy choices for breakfast, lunch and dinner, alongside a selection of pasta, pizza and cicchetti. For guests wishing to inject some mystery and romance, La Libreria plays hosts to a ‘secret bar’ providing classic and innovative cocktails during aperitif time.
Lo si potrebbe descrivere come un lungo viaggio partito da Reggio Calabria e arrivato a Dubai, fra alta moda, show business e hotellerie di lusso. La storia del brand Versace coincide con le vicende di una famiglia calabrese: il padre è un commerciante di carbone al dettaglio e all’ingrosso, mentre la madre, Francesca Olandese, apre negli anni ‘50 un piccolo atelier per le signore benestanti della cittadina. Gianni, il secondo figlio, inizia a frequentare sempre più assiduamente il negozio, e con il tempo apprende gli elementi fondamentali di una sartoria. Il fratello maggiore, Santo, si rivela più propenso all’aspetto manageriale, mentre la sorella più piccola Donatella, segue le orme di stilista creativa. Il 1972 è l’anno del distacco, quando Gianni accetta l’offerta per disegnare la collezione per la ditta di confezioni “Florentine Flowers”: a Milano iniziano le collaborazioni e si rafforza l’autostima di questo giovane stilista meridionale: sei anni dopo, ufficialmente il 28 marzo 1978, parte l’avventura indipendente della Maison Gianni Versace, destinata a segnare lo stile di oltre trenta anni di pret-à-porter. Con il supporto dei due fratelli nasce un
progetto capace di trasformare dal punto di vista stilistico il ruolo della donna, che diventa sfacciatamente sexy e glamour, con un’estetica riconosciuta come iconica. Nel 1993 apre anche una linea Versace Home, frutto dell’intuizione di voler trasferire negli ambienti quotidiani il concept lifestyle che ha incantato prima lo show business e poi la gente comune. L’impero subisce una forte scossa nel 1997, quando Gianni rimane ucciso in tragiche circostanze, e sulle spalle dei due fratelli, oltre che della nipote Allegra, rimane un’eredità pesante: non tutto è sempre stato facile e più di una vol- ta il gruppo ha rischiato di non reggere l’impatto della scomparsa della sua guida, ma il tempo ha dimostrato che la Medusa, simbolo della linea, è sempre salda con oltre 130 boutique monomarca e 1900 punti vendita nel mondo, con fortunate gamme che spaziano dall’abbigliamento agli accessori, dai cosmetici all’eyewear e alle fragranze. Ma torniamo a Dubai. Qualche anno fa la famiglia Versace è entrato a pieno titolo nel mondo dell’hotellerie con l’apertura di due alberghi griffati: il primo sulla Gold Coast, nel Queensland, in Australia, e successivamente nella città più grande e
ogni dettaglio l’estetica riconosciuta del brand Versace. Per raggiungere l’albergo bisogna entrare nel cuore pulsante del Culture Village, a meno di 15 minuti di distanza dall’aeroporto Dubai e a 8 minuti dal celebre Burj Khalifa, in un’area ideale per chi sceglie gli Emirati Arabi come sede delle proprie vacanze. La dimensione cinque stelle di Palazzo Versace si concretizza in numerosi dettagli: già dal maestoso ingresso si percepisce un concetto di esclusività che garantisce l’ottima scelta fatta. Entrando nel giardino interno si percepisce una sensazione di relax e isolamento nonostante le 215 fra stanze e suites e le 169 residenze private, tutte disegnate e curate nell’arredamento e nei tessuti in perfetta coerenza con lo stile della proprietà. Ognuno degli otto ristoranti e bar è stato studiato per avere una terrazza esterna che conferma l’eredità originaria del concetto di Palazzo, dove la corte interna è sempre stato uno spazio informale per incontrarsi, mangiare e godere del bel tempo. Tre le piscine a disposizione dei clienti, circondate dalle palme e da giardini di fiori curatissimi: la natura si alternata alla visione dello skyline di Dubai per una