Tutto il mondo guarda alla Calabria: diversità come ricchezza
Offerta gastronomica, mare, monti, natura e cultura millenaria nella destinazione del momento
Per anni la Calabria è quasi rimasta fuori dalle principali rotte turistiche, nonostante rappresenti il cuore del mediterraneo. La Calabria è la Magna Grecia, la terra dei Bronzi di Riace, mare e montagna, paesaggi, parchi, borghi di pastori e di pescatori, riserve naturali, rocche, chiese bizantine, monasteri, abbazie, belvederi, e poi folklore, riti religiosi, maschere apotropaiche e tanta magia. Ovunque ulivi, agrumi, palme, magnolie, ficus, ginestre, eucalipti, ibiscus e gigli bianchi. Per rimediare al mancato sviluppo turistico che fino a qualche anno fa caratterizzava questa splendida parte del nostro meridione, la nuova giunta regionale ha messo in atto una serie di azioni a livello internazionale che hanno portato a una crescita delle presenze turistiche, soprattutto dall’estero. I passeggeri che sono scesi lo scorso anno nell’aereoporto di Lamezia Terme sono quasi raddoppiati. Il New York Times nel 2017 ha inserito la Calabria tra le 52 mete irrinunciabili, la Mastercard l’ha descritta come uno 10 tesori ancora da scoprire al mondo, per il quotidiano francese Le Monde, la bellezza delle sue coste e delle spiagge è sublime. Senza parlare della decina di giornali specializzati che, solo lo scorso anno, hanno messo in risalto la qualità dell’offerta enogastronomica dei diversi territori collinari, montani e marini. “La Calabria è la patria della dieta mediterranea - precisa Michelangelo Mirabello, consigliere regionale con delega al turismo - riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’unesco, che racchiude in sé molti degli elementi della cultura e dello stile di vita calabrese. A quei viaggiatori che amano partire alla scoperta di luoghi e cibi semplici e genuini, vogliamo proporre un turismo lento, che valorizza le eccellenze dei territori, dalle cipolle rosse di Tropea ai peperoncini verdi e rosso fuoco, dagli agrumi ai vitigni autoctoni, alla liquirizia. Vogliamo che visitino i mercati a chilometro zero, i tanti festival e le rassegne che si tengono nelle piccole comunità. E vorremmo che lo facessero in bassa stagione, per questo la Giunta Regionale ha approvato una nuova norma che fuori dell’estate garantisce una serie di incentivi economici agli operatori che offrono pacchetti turistici”. È innegabile che in presenza di una domanda debole, finora il mercato abbia avvantaggiato le grandi organizzazioni di viaggio estere che sono riuscite a imporre prezzi molto bassi, mettendo la Calabria in concorrenza con le altre regioni del mediterraneo. “Stiamo perciò lavorando - continua Mirabello - con le associazioni di categoria delle nostre provincie, consapevoli che vista la frammentazione
del settore turistico in tante piccole aziende familiari è abbastanza difficile far crescere rapidamente una diffusa cultura dell’ospitalità e dell’imprenditorialità. Il segmento del Turismo del Benessere può diventare lo strumento per prolungare la stagione delle vacanze in Calabria. Per noi ci sono ancora notevoli margini di crescita sia sui 260 chilometri di costa tirrenica, da Tortora a Reggio Calabria, nelle tante strutture che immerse nella macchia mediterranea si affacciano su un mare che cambia continuamente colore dall’azzurro al blu, dal turchese al verde smeraldo. Oppure sulla costa ionica, dove il benessere trae origine dal sole, dal mare, dalla bellezza dei paesaggi dai colori cangianti, dai parchi archeologici della Magna Grecia, dalla natura, dai generosi frutteti, dagli uliveti, dal bergamotto, dal profumo della liquirizia che cresce spontanea nei terreni argillosi. E il turismo del benessere in Calabria potrà contare su una sua rete termale che pensiamo di riqualificare a breve, con cinque stazioni ben conosciute ma finora trascurate: Terme Sibarite, Spezzano e Lunigiane in provincia di Cosenza, di Caronte in provincia di Catanzaro e quelle di Galatro e Antonimina nell’area di Reggio Calabria.” La realtà della regione è oggi a macchia di leopardo, con zone che mostrano una grande vivacità legata soprattutto a un salto generazionale. Nella sola zona di Tropea sono stati aperti negli ultimi anni oltre 200 nuovi Bed & Breakfast e sono stati fatti investimenti di qualità nel set- tore del turismo, ma purtroppo in molte altre aree la maggior parte delle strutture alberghiere sono chiuse nei periodi fuori stagione. Abbiamo perciò destinato oltre 70 miliardi di euro per finanziare l’ammodernamento e la crescita della qualità dell’ospitalità - continua il Delegato al Turismo Michele Mirabello - altri saranno investiti per il miglioramento e la logistica dei trasporti. Penso alla ferrovia Ionica su cui non s’interviene dai tempi di Cavour, e dove ancor oggi la velocità massima è di 70 chilometri l’ora, oppure a quel tratto di ferrovia su cui corrono treni a vapore e che può offrire nella sua corsa verso la Sila, un originale viaggio d’esperienza e nel passato. C’è grande attenzione da parte degli amanti dell’outdoor anche per le zone montagne del Pollino, della Sila, l’aspromonte e l’area Grecanica, che rappresentano il 40% del territorio calabrese, quasi selvaggio, e che ha con le sue vette, canyon, foreste, cascate e villaggi, aree ricche di biodiversità, un potenziale turistico enorme, che sarà sempre più aiutato con la creazione di cammini, piste ciclabili, sentieri parchi a tema. È in programma la preparazione della pista ciclabile più lunga d’europa, dal Pollino all’aspromonte.” Senza dimenticare che in Calabria l’arte e i luoghi della cultura e della filosofia, insieme alle tradizioni e alle diversità linguistiche rappresentano una ricchezza inestimabile finora troppo sottovalutata. “Certamente, ospitiamo tracce indelebili del passaggio di tante culture e popolazioni, dai Greci ai Romani, Bizantini, Normanni, Svevi e Aragonesi, di cui manteniamo la storia, la memoria e l’identità. In questo settore, in cui molti siti e musei non dipendono dalla Regione in quanto statali, c’è ancora molto da fare, soprattutto nel campo della digitalizzazione e della promozione turistica”. Si riuscirà a posizionare nel mercato internazionale la Calabria come destinazione turistica che si offre tutto l’anno con le sue diversità? “Siamo convinti di sì, e per questo abbiamo puntato molto sulla comunicazione con una strategia che trasmetta la realtà di una terra unica, accogliente e sicura nel cuore del mediterraneo, da scoprire in tutti i suoi valori, bellezze e peculiarità”.