SONO “CANI DI CASA”
I percorsi hanno lunghezze differenti
Il Coursing è uno sport cinofilo vero e proprio e, per fortuna, non ha nulla a che fare con le famigerate “corse dei cani” nei cinodromi, attività basata sulle scommesse e tunnel dell’orrore per i cani, sfruttati e poi uccisi quando non servono più. Quel sordido mondo non appartiene all’Italia da tempo, per fortuna, anche se purtroppo sopravvive in altri Paesi, in primis Irlanda e Australia. No, nel Coursing gareggiano “cani di casa”. A fine giornata, soddisfatti e stanchi, risalgono sulle auto della loro famiglia e tornano alla vita di ogni giorno. Ma come si svolge, per sommi capi, una gara di Coursing? Dopo il controllo da parte del veterinario per certificare che i cani siano in salute e non vi siano rischi di sorta per loro, l’organizzazione stila un ordine di partenza. Poi inizia la prova. I cani, preferibilmente due alla volta e ovviamente della medesima razza, vengono accompagnati alla linea di partenza dai rispettivi conduttori. I cani in gara indossano la museruola, a cestello ben aperto così che possano respirare liberamente, e anche una mantellina colorata che ne segnala l’impiego in atto. Al segnale dello starter, la finta lepre “parte” a razzo trainata da un cavo che scorre lungo pulegge fissate al terreno, disegnando traiettorie molto varie e stimolanti, con angoli adeguati alla morfologia dei cani impegnati al momento. Per il regolamento della Federazione Cinologica Internazionale, la lunghezza della “fuga” della preda va da 400 a 1.000 metri in base alla razza. I giudici valutano diversi aspetti della prestazione del cane, non solo il fatto che arrivi o meno per primo sulla “lepre”, e la somma di queste valutazioni determina il punteggio raggiunto. Ma al di là dell’aspetto sportivo, la cosa che più coinvolge chiunque osservi queste attività è lo spettacolo di potenza, velocità, agilità e determinazione offerto dai levrieri in caccia. Veramente da pelle d’oca: provare per credere.