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70 anni di Ferrari: sono tanti, ma non li dimostra. Perché chi pensa a questo nome immagina sempre velocità, emozione e mito. Una ricetta apparentemente immortale per un marchio emblematico non solo nell’auto, ma nel mondo del lusso intero e del made in I
FERRARI. 70 ANNI PER UNO STILE MONDIALE FERRARI. 70 YEARS FOR A WORLD-CLASS STYLE
Tutti ricordano il 12 marzo 1947 come il giorno zero dell’avventura di Enzo Ferrari nel mondo commerciale con l’Auto Costruzione Ferrari, che mise in strada la 125S come primo modello stradale e con quello fu capace di vincere una gara già al secondo tentativo grazie all’estro di Franco Cortese. Ma la storia della Scuderia Ferrari nasce già due decenni prima, quando il giovane Enzo fu per alcuni anni al servizio esclusivo di Alfa Romeo prima di iniziare l’attività in modo indipendente e scrivere indelebili pagine di storia nel motorsport. La svolta più importante fu l’arrivo della Formula 1 sullo scenario internazionale, che vide Ferrari fra i partecipanti sin dagli esordi, diventando presto protagonista assoluta e unico team capace di conquistare ben 31 titoli mondiali, affermandosi il costruttore più vincente di sempre (primato senza uguali anche in qualunque altra categoria motoristica internazionale). 70 anni che meritano di essere festeggiati con calore e attenzione alla conservazione della sacralità della storia di questo marchio, sempre alla ribalta della scena mondiale sia per il suo eccellente prodotto sia per le competizioni di Formula 1 che, fra l’altro, proprio quest’anno sembrano aver preso un’altra piega dopo tre anni di dominio Mercedes
e dieci di attesa dall’ultimo mondiale in rosso. L’anniversario Ferrari non si esaurisce quindi in un giorno, ma in due stagioni di eventi che fino a ottobre sono già organizzati in giro per il mondo e raccontati dal sito Internet dedicato. Tanti eventi fuori porta ma anche la rinnovata possibilità di andare a rendere omaggio alle Ferrari nella loro “casa” originale a Maranello, con i Musei Ferrari recentemente rinnovati nei contenuti e anche in parte rivisti architettonicamente proprio per l’occasione. Ma, quello che più attira di quest’anno è la qualità dei prodotti di punta recentemente lanciati: due modelli che segnano nuovi standard nei loro segmenti, attraendo come forse non mai l’interesse anche dei meno soliti a guardare le macchine quando passano per strada. Non certo per cafoneria, o non (più tanto) per rumorosità: per quanto originale il sound è ben più pacato che in passato. Stiamo parlando di forma e contenuti che le rendono uniche e terribilmente desiderabili, dei punti di svolta tali da accontentare, in linea teorica, qualunque palato sopraffino. La novità più importante viene dal modello meno estremo dei due, la 812 Superfast, che è cattiva nel nome ma anche elegantissima grazie alle sue notevoli possibilità di personalizzazione. Regina indiscussa del Salone di Ginevra, questa super berlina propone un 12 cilindri Ferrari da
6.5 litri al meglio del suo splendore, con ben ottocento cavalli alla ruota che la rendono la “Ferrari stradale più potente e prestazionale della storia”. Una nota ufficiale che la riassume eccellentemente e che dimostra la volontà del cavallino di continuare a produrre motori a 12 cilindri coerenti con la sua tradizione: un privilegio che le future restrizioni ecologiche potrebbero impedire per sempre. Ma il cambiamento è già all’orizzonte a Maranello: le produzioni ibride ci sono già, ma in serie limitata e di diretta derivazione dalle corse. Anche in questo caso per non dimostrarsi seconda a nessuno, ma alzando invece l’asticella con l’altra vettura più desiderata del 2017, quella chiamata LaFerrari Aperta: un “mostro” dalla doppia propulsione termico-elettrica che sfiora i 1000 cavalli. Una produzione limitata a 209 esemplari dal prezzo sei volte superiore alla 812 Superfast, già interamente riservata ai fortunati clienti esclusivi, invitati all’acquisto direttamente da Ferrari dopo averne valutato le credenziali e la correttezza nei confronti del brand. Come già accaduto per la prima LaFerrari e in altri esemplari esclusivi precedenti prezzati ben oltre il milione di euro, a tal proposito, la casa di Maranello si vuole tutelare dagli speculatori e non intende disperdere il proprio patrimonio fra utenti occasionali, ma vuole invece con questi modelli premiare i suoi più affezionati e fedeli collezionisti.