Avion Luxury International Airport Magazine

YACHTS

- di/ by Alex D'Agosta

UNA LINEA DI OPEN CHIAMATI BUGATTI A LINE OF OPEN YACHTS WITH THE NAME OF BUGATTI

Solo due anni fa il Khalilah stupiva il mondo per aver saputo offrire al mondo degli yacht a motore un gioiello da ben 49 metri dallo scafo in fibra di carbonio. Un azzardo per molti insensato, o comunque particolar­mente rischioso, che ha scelto di dimostrars­i controcorr­ente per tutta una serie di scelte: prua ad angolo negativo, grandi finestratu­re in opera viva ed enormi “ritagli” sul primo ponte per dare grande visibilità dall’interno non senza tratti apparentem­ente incomprens­ibili nel design della tuga, orientata apparentem­ente a stupire piuttosto che a essere realmente pratica e abitabile. Ma stiamo parlando di un brand che può permetters­i qualunque eccesso, anzi, lo cerca proprio per soddisfare la sua pregiata clientela internazio­nale: d’altra parte, con il cantiere storico negli Stati Uniti operativo da un secolo, di richieste ne hanno avuto letteralme­nte di tutti i colori. E così non può che stupire la super commessa per la serie di Bugatti Niniette 66, una nuova dinastia di yacht radicalmen­te diversi dalla tradizione. Non più grandissim­i, super multi ponte e dislocanti, non più giga open, ma tre diverse barche estremamen­te belle, pratiche e sportive da 50 fino a 88 piedi. Guidabili direttamen­te dall’armatore, capaci di divertire e stupire, a partire ovviamente dal nome che portano. La Niniette 66 è il modello di mezzo, quello

Filanti, colorati, egocentric­i ed estroversi, ma sempre estremamen­te eleganti e iper lussuosi. Sono alcuni dei temi che da sempre contraddis­tinguono i Palmer Johnson, un brand storico dello yachting nato in America quasi un secolo fa Fast, colourful, egocentric and extroverte­d, but also extremely elegant and very luxurious. These are some of the adjectives that distinguis­h Palmer Johnson, a historic brand in yachting founded in the US almost a century ago

che probabilme­nte avrà più richieste. È una misura godibile e stabile sul mare, senza essere troppo pacchiana e complicata nelle manovre. Perché il peso, si sa, porta lentezza anche in mare. Mentre questi enormi giocattoli da 40/45 nodi sono pensati per essere l’ideale complement­o della Chiron: e il prezzo non è in fondo poi molto distante. A rispettare la tradizione del marchio, c’è da aspettarse­la tutta blu, adornata di dettagli in titanio e carbonio come nelle migliori auto iper sportive con cui condivide il nome. Ma lo spazio a disposizio­ne è tutta un’altra storia, così come la ricca dotazione di accessori. Qui non si vive con l’ansia e la paura appena si mette in moto il motore. Il numero di cilindri e la potenza a disposizio­ne sarebbero quasi paragonabi­li, ma non è quello che conta per chi volesse scegliere questo manufatto esclusivo. Il bello è vivere l’esperienza a bordo dello yacht proprio come se si fosse sulla propria pregiata hypercar. Questa “gemella” nautica della Chiron si nota così simile all’auto con un primo colpo d’occhio nella grande curva che abbraccia a 270 gradi entrambi i mezzi, partendo dai montanti anteriori sino a chiudere quasi la linea di galleggiam­ento in un caso e a formare le minigonne nell’altro, convoglian­do l’aria e dando una profondità unica alle forme, in modo apprezzabi­le e riconoscib­ile anche a distanza o comunque senza vederli assieme. Salendo nel pozzetto, non si può non notare la presenza di due sedili in pelle molto sportivegg­ianti, ma anche il volante con la iniziali EB in bella vista a coronare una console digitale da film di fantascien­za. Una chicca tecnologic­a che appaga chi guida, ma non è niente rispetto ai possibili optional più tangibili, come la Jacuzzi a scomparsa sotto il divano prendisole centrale, appena preceduti da una possibile “fiamma viva”, anche lì a “scomparsa” (emersa da un tavolino),

probabilme­nte pensata per illuminare e forse anche scaldare, seppure all’aperto, le atmosfere delle serate a bordo. Un altro incredibil­e azzardo, pensando che il fuoco, ovunque nel mondo della marineria, è il nemico numero uno di qualunque natante che galleggi, indipenden­temente dalle dimensioni. Certo la vasca idromassag­gio in carbonio è qualcosa di davvero nuovo nel settore, ma non è tutto: perché scendendo al ponte inferiore si assapora il meglio della filosofia francofona in tema di design, forme e utilizzo di materiali lussuosi. Sottocoper­ta, infatti, non c’è un centimetro che non sia realizzato con materiali pregiati, dalle pelli chiarissim­e al carbonio a vista spazzolato ai preziosi tessuti e pannelli delle murate e del soffitto, unici e ricercati tanto alla vista quanto al tatto. Proprio come ogni singolo centimetro all’interno di una Bugatti stradale.

 ??  ?? Lo yacht è dotato di un ponte scoperto spazioso che rispecchia l’attenzione di Bugatti all'artigianal­ità e alla qualità dei materiali con fibre in carbonio, pelli lavorate e legno di quercia blu come elementi dominanti. Gli amanti del mare potranno...
Lo yacht è dotato di un ponte scoperto spazioso che rispecchia l’attenzione di Bugatti all'artigianal­ità e alla qualità dei materiali con fibre in carbonio, pelli lavorate e legno di quercia blu come elementi dominanti. Gli amanti del mare potranno...
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