Avion Luxury International Airport Magazine
YACHT D'ECCELLENZA YACHTS OF EXCELLENCE
Nuova filosofia e più valori nella costruzione di yacht. I cantieri navali di alta qualità sono incentrati su yacht dalla produzione limitata, attenti ai dettagli, all'uso dell'alta qualità ingegneristica e alla precisione abbinata ad un design lussuoso e flessibile New philosophies and enhanced values in yacht construction. Top shipbuilders are focussed on yachts with limited production runs, attention to detail, use of high-quality engineering and precision together with luxury, versatile design
Sono suggestioni esotiche, sono desideri di opulenza, sono ricerca di unicità alla follia, sono tecnologia e lusso fusi in oggetti esclusivi ed esclusi dalla vita di tutti i giorni. Sono mega, super e qualche volta giga, in buona parte di costruzione italiana, con armatori di tutto il mondo, anche se sempre di più asiatici. Sono gli yacht più belli del mondo. Non si possono raccontare tutti, ogni anno ne escono di sempre più belli. Per sceglierne alcuni bisogna fare uno sforzo. Alia Yacht per esempio porta dalla Turchia un know how significativo di costruzione. Negli anni ha imparato a rivolgersi a progettisti sempre più di grido, così gli esterni ad esempio del 60 metri Samurai sono firmati da Omega Architects, che lavorano, per citarne alcuni, anche con i superlativi Heesen ma anche con il gruppo Ferretti. E gli interni da Redman Whiteley Dixon. Una disposizione non frequente prevede posto per le cabine di 10 ospiti e la grande armatoriale a piena larghezza già nel main deck, ma la quinta e più ampia cabina ospiti è sul bridge deck vicina a quella del capitano. Di grande successo già per il noleggio nell'ordine di 400.000€ a settimana, Alia si è svelata al grande pubblico 3 anni dopo il varo. Molto diverso Al Waab II, che vedrà la luce nel 2021 e vanta un'altra firma importante, la danese Vripack. In questo caso l'armatore ha pianificato di spendere molto tempo a bordo di questo futuro gioiello da 55 metri, notevole non eccessivo in quanto “sotto” la soglia delle 500GT. Per Baglietto, con Abaco si respira aria delle Bahamas. Si parla di design adatto ai Caraibi, tanto che è stato presentato non a caso al Fort Lauderdale Boat Show. È uno yacht che può anche navigare in oceano per ovvie ragioni tecniche, ma i suoi 40 metri li hanno pensati soprattutto per essere goduti fra le acque cristalline più a Est del Golfo del Messico. Non mancano, infatti, accorgimenti per viaggiare in sicurezza quindi in acque poco
profonde. Ma l'associazione con le Bahamas è stato un tributo del cantiere alle popolazioni colpite dall'uragano Dorian, alle quali verrà devoluta una percentuale dei proventi del primo progetto proprio per la ricostruzione delle omonime isole di Abaco. Benetti, a sorpresa, entra in un nuovo segmento. A grande richiesta realizza B.Yond, un primissimo 37 metri di tipo “expedition”, che soddisfa gli armatori più “esploratori”, con desiderio di volumi razionali e inediti per queste dimensioni e versatilità operativa: tanta privacy in più e possibilità di trascorrere lunghi periodi a bordo senza farsi mancare nulla. Per capirsi, vanta uno scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio come nei migliori “giganti”. Ogni ponte è collegato da due scale: una riservata ad armatore ed ospiti e una di servizio per il personale di bordo. All'equipaggio e al comandante, infine, sono riservati ampi spazi nel ponte inferiore, per garantire un completo accesso a ogni sezione tecnica della nave senza sconfinare anche in questo caso in aree comuni.
Sempre a quota 37 metri c'è anche il nuovo Majesty 120 che va ad arricchire l'esclusiva selezione di Gulf Yachts. Nata nel 1982, la “firma” mediorientale del settore ha conquistato un ruolo importante in Asia ma anche in Europa. Era già stata capace di realizzare il 175 piedi in composito più grande del mondo: un'esagerazione di costi, anche solo per lo stampo (tanto vale farle in acciaio). In questo 120 punta a un altro primato di categoria: l'intera “elettrificazione” di ogni apparato di bordo, eccetto ovviamente propulsori e generatori, allo scopo di eliminare macchine e attrezzature idrauliche. In casa Pinfarina è tornata l'occasione di occuparsi di yacht, questa volta con la viareggina Rossinavi. Il prossimo capolavoro si chiama Super Sport 65 ed è stato presentato a Fort Lauderdale. Si tratta di un super yacht in alluminio lungo 65,50 metri, disegnato dalla celebre firma non a caso ispirandosi alle auto sportive più performanti, e dunque con un aspetto da maxi coupé filante e aggressiva. Il richiamo più forte
con le quattro ruote è evidente nella grande scalinata di poppa, disegnata come se fosse una gigantesca presa d'aria. Da Genova, ancora due chicche siglate Tankoa. Con il gigantesco Next 70, garantito da un “gigante” come Francesco Paszkowski, non si rinuncia a nulla di quanto piace nel settore. Basti pensare all'aver portato la prua verticale più “tipica” di yacht sui 50 metri in questa categoria, a sfiorare i 70. E a scelte da urlo, come l'appartamento armatoriale da 150 metri, collegato direttamente con il ponte di prua e all'helipad tramite una scala privata. L'esperienza di vita all'interno, infine, è avvalorata dall'ampio uso di vetri senza intelaiatura, per godere della vita sul mare con meno interruzioni possibili. Sui “cinquantoni”, perché non si tratta certo di ciclomotori, Tankoa infine guarda all'ecologia con la serie S501 Hybrid Bintador. Il sistema ibrido è formato, infatti, da due propulsori termini da 895 kW, affiancati da due elettrici da 300 kW ciascuno più due generatori da 250 kW.