PIAZZOLLA HISTOIRE TANGO DU SIX TANGO ETUDES AUSENCIAS LA MUERTE ANGEL DEL
Enrico De Felice FLAUTO Riccardo Leone PIANOFORTE CD Stradivarius STR Inviolata 14001 PREZZO € 14,90
Rimane certamente la musica di Piazzolla il ponte più significativo che da molti anni ormai sembra collegare due rive ancora così radicalmente diverse e distanti, pensando alla presenza sempre più appariscente nei programmi classici; sono stati alcuni interpreti famosi anche per il loro anticonformismo, come Rostropovic per il quale Piazzolla ha scritto la versione per violoncello e pianoforte di Le
Grand Tango, o come l’estroso, inquieto Gidon Kremer ed ancora il non poco provocatorio Kronos Quartet ad aprire un varco che è andato poi via via allargandosi, dietro la sollecitazione dell’autentici- tà che questa musica emana. Una seduzione contrastata da un’intima drammaticità che lascia intravedere il fondale oscuro, doloroso su cui si stagliano le movenze della danza di cui Piazzolla incarna l’essenza attraverso una scrittura ora accattivante, ora ispida, in un intreccio complesso, denso, che ben lascia intendere come il musicista argentino, che aveva studiato con Ginastera, quindi, a Parigi, con la Boulanger, viaggiasse in sintonia con l’evolversi del linguaggio “colto”. La discografia, naturalmente, ha accolto ben presto con vivacità tale fenomeno offrendo un quadro sempre più variegato, entro il quale si aggiunge ora questo disco affidato alla bravura del flautista Enrico Di Felice e del pianista Riccardo Leone i quali, uniti da una ben riconoscibile felicità d’intenti, propongono una sintesi molto avvincente del grande musicista argentino, dalla varietà di atteggiamenti che la danza principe assume nella
Histoire di Tango, originariamente concepita per flauto e chitarra e qui evidentemente nutrita dal più ricco apparato armonico del pianoforte, ai più sperimentali Six Tango Etudes, successivamente arricchiti da Piazzolla, nella versione per sax, da un contesto pianistico che ne rende più sapido il tessuto. Completano il “ritratto” due pagine in certo qual modo complementari, Ausen
cias, una milonga di pregnante espressività e La muerte del
Angel che, nato da una commissione per una pièce teatrale, ha ritrovato una sua incisiva autonomia liberando energie rese più stringenti da quella tensione contrappuntistica che permea il mondo pulsante e avvincente di Piazzolla.