Quali sono gli allestimenti più attesi della prossima stagione nei primi dieci palcoscenici mondiali?
Madrid è il teatro più originale, La Scala, con l’Opera bavarese, quello meno proiettato sul nuovo
Malati di melodramma per inguaribile contagio, i parmigiani di un tempo erano soliti definire il cartellone della stagione lirica la “gioja”: tale e tanto era il piacere che quei facinorosi del do di petto provavano alla scoperta dei titoli e degli artisti che avrebbero applaudito, e qualche non rara volta fischiato, dalla loro postazione in piccionaia. Lo stesso piacere può provarlo oggi il melomane itinerante, collegandosi con un semplice clic con i siti dei più importanti teatri del mondo e mettendo a confronto programmi e calendari. Una vera pacchia per i fanatici: i più facoltosi possono programmare viaggi, prenotare e acquistare biglietti con mesi d’anticipo; e chi non ha la facoltà di permettersi certi lussi può, contentandosi, trovare il modo di “entrare” in quelle sale grazie al cinema, alla televisione, alle dirette in streaming. E anche se l’ascolto diretto dal vivo resta ovviamente insostituibile, non c’è dubbio che quello mediato dal mezzo tecnico possa essere comunque un’accettabile alternativa. Questo per chiarire subito che se non riuscirete ad andare a Londra per l’attesissimo debutto al Covent Garden di Jonas Kaufmann nell’Otello di Giuseppe Verdi diretto da Pappano, potrete almeno consolarvi prendendo posto in uno dei tanti cinema che anche in Italia, il 28 giugno 2017, trasmetteranno in diretta una delle recite dal Covent Garden.