Divan fra le Pampas
Barenboim e Argerich in festival. Ma per Daniel è un ritorno sul luogo del debutto (il Teatro Colón di Buenos Aires) con l’Orchestra simbolo di pace tra culture nemiche
Posta ai limiti della sterminata pianura della pampa, Buenos Aires, capitale della Repubblica Argentina, è una delle città più grandi del continente sudamericano. È stata nel tempo culla e rifugio di molti artisti, scrittori e saggisti europei emigrati o rifugiatisi in varie epoche. Tanto che la sua popolazione, che oggi supera i quattordici milioni di abitanti nella sua vasta area metropolitana, è composta da discendenti di spagnoli e d’immigrati, soprattutto europei e in larga parte italiani. Così cosmopolita e punto di riferimento per gran parte dell’America Latina, Buenos Aires è stata nel tempo fonte d’ispirazione per molti poeti e scrittori, specie del Novecento. Sviluppata principalmente attorno alla Plaza de Mayo, centro economico e commerciale e luogo dove ancora oggi si riuniscono le madri e le nonne dei desaparecidos, le vittime della dittatura militare argentina degli anni Settanta del Novecento. In questo suo centro storico restano alcuni edifici per lo più del XVIII secolo, influenzati dal rococò peruviano e portoghese. Di significativo interesse artistico è la Cattedrale Metropolitana con sculture in legno e pitture come la Via Crucis del pittore Francesco Domenighini. Ma in quest’area si possono ammira- re anche il bianco palazzo del Cabildo dove si tennero le riunioni fondamentali per la dichiarazione d’indipendenza dalla Spagna e la Casa Rosada, uno degli edifici più noti e fotografati d’Argentina, dalla suggestiva facciata rosa e dall’architettura che la fa assomigliare a una residenza nobiliare. Sede degli uffici presidenziali dal 1860, la Casa Rosada ha visto affacciarsi sulla sua balconata presidenziale, con vista panoramica su Plaza de Mayo, alcuni celebri leader politici come Evita Perón e il dittatore Leopoldo Galtieri. Oggi l’edificio è stato trasformato in un museo che espone oggetti legati alla politica. Ma immancabili alla visita sono anche altri luoghi come il Congreso de la Nación Argentina, edificio molto somigliante al Campidoglio di Washington, il vivace quartiere di Puerto Madero con musei, gallerie d’arte e il casinò, il carismatico quartiere di San Telmo con le sue vie storiche pavimentate a ciottoli, il Palermo Soho, il quartiere più trendy della città che fa a gara con quello de La Boca, tipico per le sue case dai colori vivaci, i moderni musei e gli spettacoli di tango. Ed è proprio qui che questa danza, nata originariamente in Uruguay, ha trovato il suo massimo sviluppo con centinaia di sale da ballo. La musica classica e l’opera lirica hanno trovato invece una loro casa da duemilacinquecento posti nel leggendario Teatro Colón. Qui si esibiscono, dal 24 luglio al 9 agosto, Daniel Barenboim con la sua West-Eastern Divan Orchestra, Martha Argerich e Jonas Kaufmann. In programma, il 24 e il 26 luglio, le Sinfonie n. 39, n. 40 e n. 41 di Mozart; il 25 luglio e il 27 luglio due concerti da camera su musiche di Mozart, Widmann e Schumann, mentre, il 29 e il 31 luglio, si ascoltano alcune pagine musicali di Alberto Ginastera e Horacio Salgán nel centenario della loro nascita. Il 4 e 5 agosto è invece la volta del Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Liszt e il 6 agosto di arie e sinfonie wagneriane da Die Walküre, Parsifal e Lohengrin con la voce di Jonas Kaufmann, in concerto anche il 14 agosto con il pianista Helmut Deutsch.