Classic Voice

A Brno con Bostridge, Reich, Carsen e Bieito

Castelli “incantati”, lo Spielberg di risorgimen­tale memoria e lo Janácek Festival a Brno, con la premiere di Korot e Reich “The Cave”, Bostridge e i registi Carsen, Bieito e Radok

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Nel ricordo degli italiani il pensiero va subito alla fortezza dello Spielberg dove, agli inizi del Risorgimen­to, vennero imprigiona­ti diversi nostri patrioti come Silvio Pellico e Piero Maroncelli, che raccontaro­no la loro detenzione rispettiva­mente nei loro preziosi libri di memorie, Le mie prigioni e Addizioni. Ma Brno, seconda città della Repubblica Ceca dopo Praga, non può essere limitata solo ai ricordi di questa antica fortezza che fu costruita come un’enorme cittadella bastionata che le permise di resistere all’assedio del 1742 da parte delle truppe prussiane di Federico il Grande. D’altronde, questo centro principale della Moravia ha al suo arco molte altre frecce. Come la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo che si trova nel centro città e che, fondata attorno al 1170, incendiata poi durante la Guerra dei trent’anni e ricostruit­a nel 1651 e nel 1743, colpisce per l’imponenza della sua struttura con i suoi due altissimi campanili, gli interni barocchi assai suggestivi e le lunghe vetrate policrome dell’abside. Ma tra le alte mura, intervalla­te di frequente da torri cilindrich­e e porte quadrangol­ari che cingono tutta Brno, è possibile anche passeggiar­e ed è questo uno dei passatempi preferiti dai suoi cittadini e turisti. E qui si trova il parco dei Bastioni con la splendida fontana a forma di ruscello ed ampi terrazzame­nti da dove godere un’ampia vista sul paesaggio sottostant­e. E la città, che fu anche una delle più grandi comunità ebraiche dell’Europa centrale, vanta oggi uno dei più grandi cimiteri ebraici d’Europa, molto visitato durante l’anno. Qui sono sepolti, per esempio, l’architetto Otto Eisler e il pittore Samuel Brunner. Mentre a un altro illustre concittadi­no ebreo si deve ricondurre la costruzion­e di Villa Tugendhat, oggi aperta al pubblico, capolavoro dello stile funzionali­sta-razionalis­ta che ispirò Frank Lloyd Wright per la sua “casa sulla cascata” negli Stati Uniti. Interessan­ti sono anche i dintorni di Brno, dove tra ampie vallate s’inca- stonano diversi castelli dal carattere fiabesco quali Pernštejn, Veverí e Lednice, tutti visitabili, con antiche torri, segrete e mura merlate. Per quanto riguarda la musica, invece, occorre tornare a Brno dove, dal 7 al 18 ottobre, si tiene lo Janácek Brno Internatio­nal Festival dedicato al compositor­e di Jenufa, La piccola volpe astuta e L’affare Makropulos. La kermesse s’inaugura il 7 e il 9 ottobre allo Janácek Theatre con il nuovo allestimen­to di Robert Carsen della Kát’a Kabanová diretta da Ondrej Olos con Pavla Vykopalová nel ruolo del titolo. Nel cast anche Magnus Vigilius, Gianluca Zampieri e Lenka Cermáková. In programma poi, l’8 ottobre, il concerto Il diario di uno scamparso con il tenore inglese Ian Bostridge accompagna­to dal pianista Julius Drake, seguito dalla premiere, l’11 ottobre, di The Cave di Beryl Korot e Steve Reich, diretta da Pavel Šnajdr. Il 12 ottobre va quindi in scena Da una casa di morti con la regia di Calixto Bieito e, il 15 e 16 ottobre, un dittico composto da Il Castello di Barbablù di Bartók ed Erwartung di Schoenberg diretto da Marko Ivanovic sotto la guida registica di David Radok.

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