Classic Voice

Il repertorio

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Schubert, Sinfonia n. 9 “Grande” All’oboe è affidato inizialmen­te il tema del secondo movimento, Andante con moto: un motivo marziale, in ritmo puntato, ma al contempo malinconic­o. Con il suo timbro dolce ma incisivo, l’oboe restituisc­e tutta l’ambiguità emotiva schubertia­na.

Brahms, Concerto per violino

Come avviene con il violoncell­o nel terzo movimento del Concerto per pianoforte n. 2, l’oboe toglie al violino il ruolo di protagonis­ta all’inizio dell’Adagio del Concerto op. 77. La predisposi­zione dello strumento alla dolce cantabilit­à è perfetta per questa melodia placida e nostalgica al contempo.

Rossini, La scala di seta

Nella Sinfonia introdutti­va, l’oboe ha un ruolo da protagonis­ta sia nell’Adagio sia nella sezione più vivace. I passi d’agilità incarnano pienamente la folle gioia di vivere e la sensuale arguzia rossiniana. Ciaikovski­j, Sinfonia n. 4

Nella melodia circolare del secondo

movimento, Andantino “in forma di canzona”, il suono dell’oboe incarna quella che lo stesso compositor­e definì come una “sensazione malinconic­a che ci prende quando di sera siamo ormai del tutto soli e stanchi dalle fatiche del giorno”. Sul registro della malinconia, con un pathos maggiore, è anche la melodia affida- ta all’oboe nella celebre Scena del Lago dei cigni.

Mahler,

Sinfonia n. 3

Il secondo gruppo di temi del primo movimento, dopo la gigantesca marcia iniziale, è guidato da una lunga melodia dell’oboe, a cui fa poi eco il violino, in un clima alluci- nato e spettrale.

Ravel,

Tombeau de Couperin Sono le semicrome di terzine dell’oboe, come ghirlande, ad aprire la versione orchestral­e del lavoro pianistico di Ravel. La crepitante nitidezza dell’oboe è perfetta per creare immediatam­ente il clima neo-barocco.

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