SCHÖNBERG, BERG WEBERN
OPERE PER QUARTETTO
Diotima QUARTETTO
5 CD Naïve 5380
30
PREZZO
Il Quartetto Diotima, oggi il più illustre quartetto francese, compie vent’anni e li celebra con questi cinque cd dedicati alle opere per quartetto di Schönberg, Berg e Webern e con l’avvio di una collana di monografie di autori di oggi. La grande apertura di questo complesso alla musica contemporanea non è una “specializzazione”, perché il suo repertorio non esclude molti aspetti della musica dei secoli XVIII-XX; ma è una prospettiva di cui si avverte la ricchezza, ad esempio nella assoluta cura, nella sottigliezza di ogni dettaglio della ricerca sul suono e della dinamica. Certi “pianissimo” sono tali in modo estremo, ad esempio nelle Bagatelle di Webern, e nel secondo e nel quarto del “movimenti” dell’op. 5 di Webern l’indicazione “sehr langsam” (molto lento) è presa in modo radicale (fin troppo) forse anche per esaltare le differenze tra i “pianissimo” scritti pp o ppp o solo p, o per sottolineare le differenziazioni del suono. La consuetudine con la straordinaria ricchezza e varietà di invenzioni del suono cui nel Novecento storico e nei decenni successivi è stato piegato il classico quartetto d’archi non è la sola caratteristica interessante del Quartetto Diotima, come dimostra l’ardua impresa della registrazione completa della musica per quartetto di Schönberg, Berg e Webern, una avventura spirituale straordinaria perché tutti e tre hanno lasciato nel genere più “nobile” della musica da camera opere decisive e fortemente rappresentative delle profonde differenze che separano le loro poetiche: è quasi incredibile con quanta originalità e autonomia nell’arco di pochi decenni si definiscano i percorsi di tre protagonisti viennesi legati da amicizia, da rapporti allievomaestro e da alcuni problemi comuni. In questi percorsi il Quartetto Diotima ci accompagna sempre con proposte interpretative di grande chiarezza e interesse, definendo assai bene le diverse fasi cui appartengono i quartetti di Schönberg, dalle pagine giovanili (comprese due mai registrate prima) al quarto, o di Webern (dall’incredibile intensità espressiva delle forme concentratissime dell’op. 5 e 9 all’astrazione del Quartetto op. 28; da segnalare l’opportuna inclusione della Bagatella con voce che Webern aveva scartato) o i due straordinari capolavori di Berg, del 1910 e del 192526. Una inesplicabile caduta è l’esecuzione del “Largo desolato” della Lyrische Suite non nella forma in cui Berg lo scrisse, pubblicò, e fece eseguire con enorme successo; ma con l’aggiunta della voce che, raddoppiando ora l’uno ora l’altro strumento, canta il sonetto di Baudelaire che l’autore aveva “nascosto” nel pezzo. Dopo la scoperta del “programma segreto” per l’amata Hanna Werfel (sposata Fuchs-Robettin), in cui Berg scrive il testo del sonetto, Perle pubblicò una versione con voce che può essere eseguita come interessante appendice, non come alternativa all’unico originale per quartetto d’archi. Brave Sandrine Piau nel secondo Quartetto di Schönberg e Marie-Nicole Lemieux nella Bagatella eliminata da Webern e in Berg.