Classic Voice

SCHÖNBERG, BERG WEBERN

- PAOLO PETAZZI

OPERE PER QUARTETTO

Diotima QUARTETTO

5 CD Naïve 5380

30

PREZZO

Il Quartetto Diotima, oggi il più illustre quartetto francese, compie vent’anni e li celebra con questi cinque cd dedicati alle opere per quartetto di Schönberg, Berg e Webern e con l’avvio di una collana di monografie di autori di oggi. La grande apertura di questo complesso alla musica contempora­nea non è una “specializz­azione”, perché il suo repertorio non esclude molti aspetti della musica dei secoli XVIII-XX; ma è una prospettiv­a di cui si avverte la ricchezza, ad esempio nella assoluta cura, nella sottigliez­za di ogni dettaglio della ricerca sul suono e della dinamica. Certi “pianissimo” sono tali in modo estremo, ad esempio nelle Bagatelle di Webern, e nel secondo e nel quarto del “movimenti” dell’op. 5 di Webern l’indicazion­e “sehr langsam” (molto lento) è presa in modo radicale (fin troppo) forse anche per esaltare le differenze tra i “pianissimo” scritti pp o ppp o solo p, o per sottolinea­re le differenzi­azioni del suono. La consuetudi­ne con la straordina­ria ricchezza e varietà di invenzioni del suono cui nel Novecento storico e nei decenni successivi è stato piegato il classico quartetto d’archi non è la sola caratteris­tica interessan­te del Quartetto Diotima, come dimostra l’ardua impresa della registrazi­one completa della musica per quartetto di Schönberg, Berg e Webern, una avventura spirituale straordina­ria perché tutti e tre hanno lasciato nel genere più “nobile” della musica da camera opere decisive e fortemente rappresent­ative delle profonde differenze che separano le loro poetiche: è quasi incredibil­e con quanta originalit­à e autonomia nell’arco di pochi decenni si definiscan­o i percorsi di tre protagonis­ti viennesi legati da amicizia, da rapporti allievomae­stro e da alcuni problemi comuni. In questi percorsi il Quartetto Diotima ci accompagna sempre con proposte interpreta­tive di grande chiarezza e interesse, definendo assai bene le diverse fasi cui appartengo­no i quartetti di Schönberg, dalle pagine giovanili (comprese due mai registrate prima) al quarto, o di Webern (dall’incredibil­e intensità espressiva delle forme concentrat­issime dell’op. 5 e 9 all’astrazione del Quartetto op. 28; da segnalare l’opportuna inclusione della Bagatella con voce che Webern aveva scartato) o i due straordina­ri capolavori di Berg, del 1910 e del 192526. Una inesplicab­ile caduta è l’esecuzione del “Largo desolato” della Lyrische Suite non nella forma in cui Berg lo scrisse, pubblicò, e fece eseguire con enorme successo; ma con l’aggiunta della voce che, raddoppian­do ora l’uno ora l’altro strumento, canta il sonetto di Baudelaire che l’autore aveva “nascosto” nel pezzo. Dopo la scoperta del “programma segreto” per l’amata Hanna Werfel (sposata Fuchs-Robettin), in cui Berg scrive il testo del sonetto, Perle pubblicò una versione con voce che può essere eseguita come interessan­te appendice, non come alternativ­a all’unico originale per quartetto d’archi. Brave Sandrine Piau nel secondo Quartetto di Schönberg e Marie-Nicole Lemieux nella Bagatella eliminata da Webern e in Berg.

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