SOSTAKOVIC
CONCERTO PER VIOLINO N. OP. 99
GLAZUNOV CONCERTO PER VIOLINO OP. 82 Nicola Benedetti VIOLINO Kirill Karabits DIRETTORE
Bournemouth SymORCHESTRA phony
CD Decca 478 8758
18,60
PREZZO
Non ancora trentenne, Nicola Benedetti, scozzese di padre italiano, occupa una posizione di rilievo entro quel panorama violinistico delle ultime generazioni che vede una ben riconoscibile presenza femminile; giovani violiniste che sempre associano al prestigio strumentale un’immagine di bellezza e di femminilità che le apparenta a vere e proprie star. Come appunto la Benedetti che oltre alla presenza di grande fasci-
no rivela un talento violinistico ben riconoscibile in questo disco che vede affiancati due mondi lontanissimi, pur alimentati dalle stesse fatalistiche linfe dell’anima russa. Ciò che colpisce all’ascolto è l’intensità di partecipazione con cui Nicola si immerge nel tessuto dei due Concerti rivivendone il carattere con una partecipazione avvolgente che trascende la stessa abilità violinistica per farsi tramite espressivo. Così insegue la lunga onda di lirismo che si espande dal Concerto di Glazunov, mai compiaciuta dalle sollecitazioni virtuosistiche, che pur sostiene con grande disinvoltura, e che riscatta in termini di più autentica comunicatività, in ottima sintonia con la direzione di Kirill Karabits. Ancor più coinvolta appare la Benedetti nel primo Concerto di Sostakovic, opera che il compositore tenne chiusa nel cassetto per molti anni, così come aveva fatto per la Quarta Sinfonia cercando di rispondere alle accuse di formalismo con la Quinta, il cui sottotitolo è, appunto, “risposta pratica ad una giusta critica”; un atto di sottomissione solo apparente, come spiegava Vladimir Delman, che con Sostakovic divise una intensa frequentazione, dicendo come ogni pagina fosse scritta in un linguaggio cifrato e andasse perciò decodificata fino a capovolgerne il senso apparente: catastrofi travestite da trionfi; che è la trama sottesa anche al Concerto per violino, in quell’alternanza di umori tetri e di sarcastico vitalismo che la nostra interprete ricrea con pienezza di adesione.