VAUGHAN WILLIAMS
SINFONIA N. 2 “A LONDON SYMPHONY” SINFONIA N. 8
Andrew Manze DIRETTORE
Royal Liverpool PhilORCHESTRA harmonic CD Onyx 4155 17,20 PREZZO
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Che ci combina Andrew Manze? Lo lasciammo nel 2007 come direttore dell’English Concert e virtuoso del violino barocco nelle pagine più funamboliche di Biber; lo ritroviamo oggi - dopo molti giri di valzer sul podio di orchestre sinfoniche tedesche e scandinave - alla testa della Liverpool Philharmonic, impegnato in un piano di registrazione integrale, da qui al 2019, delle nove sinfonie di Ralph Vaughan Williams. Lungi da noi parlare di tradimento; logico anzi che un ancor giovane artista britannico si dedichi ad un autore che nel 1958 fu tumulato nel pantheon nazionale di Westminster presso le ceneri di Purcell. Solo che in tale altissima stima dell’Eclettico di Down Ampney i sudditi di Elisabetta II restano isolati in una Brexit musicale ante litteram. Pur con ogni rispetto per l’alacre dinamismo del direttore e il forbito colore della compagine liverpooliana, che barba quella Seconda così perfettina nel turgore tardoclassico di forme-sonata, temi con variazioni, finale pentapartito! Il tutto collegato al “programma” descrittivo di un giro per le vie di Londra primo Novecento, con tanto di campane, grida di venditori, traffico, marce, street music a base di organetto e fisarmonica. Anglofili lo siamo stati tutti, almeno in gioventù; ma una sì prolungata inalazione del fumo di Londra ci rammenta lo sberleffo di Alberto Sordi, regista nel 1966 dell’omonimo film di culto: “An English restaurant, sir? What for?”. Quasi meglio l’Ottava, aperta dai suoni spettrali di vibrafono e celesta, poi condotta a termine in una sequenza di tripudio carnevalesco, romantica cavatina per archi, “toccata” processionale non senza le solite campane.