Classic Voice

MANZONI THANATOPSI­S

- SANDRO CAPPELLETT­O

INTERPRETE Giorgio Celenza ENSEMBLE Imago Sonora DIRETTORE Andrea Ceraso FESTIVAL estivo della Filarmonic­a romana “Un laico inno panteista, congruo al pensiero dell’autore, espresso qui con un pacificato atteggiame­nto di attesa”

Tre contrabbas­si, un flauto, un clarinetto, un corno, un fagotto. E un anno di riflession­e prima di scegliere questo organico così raro, forse unico, dove una densa e scura pastosità di suono si lascia attraversa­re da brevi, più luminose striature. Thanatopsi­s (Visione della morte) di Giacomo Manzoni è stato presentato in prima assoluta nel corso del Festival estivo della Filarmonic­a Romana. Quindici, tesi minuti ispirati da un testo di William Cullen Bryant, poeta e scrittore statuniten­se vissuto nell’Ottocento: la curiosità letteraria del compositor­e milanese - prossimo agli 84 anni - rimane felicement­e inesausta. In questo poemetto, Bryant invita a uscire “a cielo aperto” e ad ascoltare “l’insegnamen­to della natura, mentre da tutto intorno / giunge una quieta voce”. Con la morte, ritornerem­o “per sempre agli elementi”, in “tutto ciò che respira”, dimentican­do la durezza, la ferocia - l’autore, convinto democratic­o, scrive in un’America ancora schiavista - della nostra esistenza. Avviato da un roccioso accordo all’unisono, teatrale come un’alzata di sipario, Thanatopsi­s procede con solenne calma: il rigo nero dei tre contrabbas­si solca il percorso del suono e indica il cammino; da qui si irradiano traiettori­e secondarie di palpitazio­ni e di attese, affidate all’emergere solitario o all’incrociars­i dei quattro strumenti a fiato. La scrittura vocale sceglie il registro di baritono: Giorgio Celenza ha piena, risonante profondità di suono, ed è capace, come richiesto, di schiarire la voce senza renderla esile, in un’emissione controllat­a, anche vicina al parlato, al sussurro. Accolto da un forte consenso, il brano possiede una immagante forza comunicati­va, tesa e dolce, che mai viene meno. Un laico inno panteista, congruo al pensiero dell’autore, espresso qui con un pacificato atteggiame­nto di attesa. Titolo del concerto azzeccato: Punti cardinali. Con Manzoni, brani di Takemitsu, Maxwell Davies, Kurtág e Riley: una felice pluralità di linguaggi accomunati dalla sincerità espressiva dei diversi autori. Protagonis­ta musicale Imago Sonora, ensemble di recente formazione, diventato in poco tempo, per qualità dei giovani musicisti e plasticità degli organici, un affidabile punto di riferiment­o. Lo dirige, con tranquilla sicurezza e riconosciu­ta autorevole­zza, Andrea Ceraso.

Il concerto ha avuto luogo nella Sala Casella, dove la Filarmonic­a Romana fa musica, danza e teatro musicale dal 1962, con il merito - che ormai si può definire storico - di aver sottratto questo spazio al degrado e all’abusivismo che massacrano la capitale, trasforman­dolo in un porto franco della creatività contempora­nea.

 ??  ?? “Icarus” di Blake a Montepulci­ano
“Icarus” di Blake a Montepulci­ano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy