Il repertorio
Verdi, La Traviata
Fin dal Preludio, i violini sembrano quasi un doppio di Violetta Valéry, rispecchiandone il fascino femminile e la fragilità. Uno straziante assolo di violino, in particolare, accompagna il momento in cui Violetta, malata a letto, legge la lettera inviatale da Alfredo.
Caikovskij, Il lago dei cigni
La natura cantabile e vibrante del- lo strumento è perfetta per il passo a due dell’atto II, in cui Siegfried e Odette si giurano eterno amore.
Richard Strauss, Vier letzte
Lieder
Al centro del terzo Lied, “Beim
Schlafengehen”, vi è un sublime assolo di violino. Lo strumento sembra suggerire l’idea di un’ineffabilità della musica, un andare oltre la parola.
Rimskij-Korsakov, Shahrazade
In questo poema sinfonico ispirato a Le mille e una notte, il violino spicca sia per gli interventi virtuosistici sia per un solo di particolare dolcezza e sensualità, che rispecchia la figura della moglie del sultano.
Stravinskij, Pulcinella
Nella Tarantella, i violini richiamano, naturalmente deformato, il clima di un altro temibile passo violinistico, quello del Salterello dalla Sinfonia “Italiana” di Mendelssohn.