LALO
OPERE PER VIOLINO, VIOLONCELLO E PIANOFORTE of the Queen Elisabeth SOLISTI Music Chapel Jean-Jacques KantoDIRETTORE row Liège Royal PhilharORCHESTRA monic 3 CD Alpha 233 31,20 PREZZO
Per chi affidi l’immagine di Edouard Lalo alla Symphonie Espagnole, indubbiamente la sua composizione più celebre, il cofanetto risulterà di sicuro interesse nell’offrire un profilo ben più spaziato di un musicista che nella produzione concertante ha espresso l’aspetto forse più spiccato della sua personalità, contrappesato da una non meno ragguardevole produzione cameristica; due versanti peraltro intersecati per il carattere proprio di una musicalità che se è nutrita da stimolanti linfe berlioziane trova un assetto più consistente nel riflettere alcuni tratti della tradizione germanica, convergenza metabolizzata da quella particolare vivacità, nella stessa qualità dell’orchestratore - senza dimenticare, ovviamente, quella vocazione teatrale culminata in Le roi d’Ys - che colse giustamente Georges Servières affermando che il
merito di Lalo era stato quello di “aver proiettato un raggio di sole nella musica francese, leggermente annebbiata, della fine del XIX secolo, di avervi fatto entrare la gioia, la vita, la tenerezza casta, esente dalla leziosaggine e la passione ardente senza erotismo malsano”. Sono i tratti che si colgono scorrendo l’ampia offerta di questo cofanetto che insieme alla Symphonie Espagnole propone il Concerto per violino e altre pagine per violino e orchestra come la Fantaisie Norvegienne, la Romance-Sérénade, Fantaisie-Ballet tratta dal balletto Namouna che aveva destato l’ammirazione del giovane Debussy, Guitare, Introduction et Scherzo, Concerto Russe, opere che avevano avuto tutte uno straordinario impulso dall’entusiasmante incontro di Lalo con Pablo de Sarasate. Si aggiungono oltre il Concerto per violoncello e quello per pianoforte, rimasto lungamente in ombra. Caratteristica pregevole di questa proposta è data dalla ammirevole concordia che regola la Chapelle Musical di Liegi sotto la guida di sicura esperienza di Jean-Jacques Kantorow che, violinista di grande prestigio, gestisce il programma con quella giustezza che rende attivo il rapporto tra l’evidenza solistica e un tessuto orchestrale di particolare fragranza. Altro pregio dell’iniziativa è dato dall’aver riunito un gruppo di giovani solisti, tutti selezionati da importanti competizioni internazionali. Spicca con vivacità e tecnica e tecnica brillantissima il trentenne Lorenzo Gatto, interprete della Symphonie, ma egualmente ammirevoli la coreana Woo-Hyung Kim nel Concerto per violino, mentre l’ucraina Vladyslava Luchenko e la lettone Elina Bukska si dividono le altre pagine. Molto sensibile il gioco dell’israeliana Ori Epstein nel far rivivere gli incanti del Concerto per violoncello mentre Nathaniaël Gouin sostiene con bravura l’impegnativo ruolo solistico del Concerto per pianoforte, dedicato da Lalo a Louis Diémer.