“IL DISCO FA VENIRE IL DESIDERIO DI ASCOLTARE PIÙ SPESSO LE OPERE TEATRALI DI LEO, DATA LA BELLEZZA DELLE DUE ARIE CHE COMPRENDE”
Splendida conferma di quale tesoro da esplorare siano le opere di Leonardo Leo (1694-1744) all’interno del ricchissimo mondo della “scuola napoletana” del secolo XVIII. La cantata Il figliuol prodigo non era mai stata registrata, e fa venire il desiderio di ascoltare più spesso le opere teatrali di Leo, data la bellezza delle due arie che comprende (ma anche dell’introduzione strumentale): la seconda aria sembra un omaggio al Pergolesi più intensamente patetico. Una prima registrazione assoluta è anche la Lezione I dalle Lezioni del Giovedì Santo. Affascinanti nel modo di far convivere lo “stile antico” severamente contrappuntistico e il gusto “moderno” sono anche i due Salve Regina in fa maggiore e in do minore. Pregevoli le due Toccate n. 2 e 14 per clavicembalo (Markus Hünninger) e il Concerto n. 4 di Francesco Durante (1684-1755), l’altro grande maestro nei Conservatori napoletani all’epoca di Leo. I sei musicisti dell’ensemble &cetera e il soprano Ulrike Hofbauer che li guida propongono interpretazioni impeccabili.