PEPUSCH VENUS AND ADONIS
C. Hendrick, Ph. Hyde, INTERPRETI R. Edgar-Wilson The Harmonious SoENSEMBLE ciety of Tickle-Fiddle Gentlemen Robert Rawson DIRETTORE CD Ramée RAM 150218 PREZZO
“Tentativo di offrire alla città un po’ di buona musica in una lingua che comprende”. La città era Londra, l’anno il 1716 ma l’autore del modesto programma era un berlinese che in Inghilterra fece fortuna esportandovi il gusto musicale italiano: Johann Christoph Pepusch (1667-1752). Vita parallela a quella del suo coetaneo Händel, ed è ironico che oggi lo si ricordi quasi solo come modesto arrangiatore per la Beggar’s Opera di John Gay, mentre sono noti agli specialisti i rapporti di colleganza fra lui e il Caro Sassone in contesti di alto professionismo quali la corte del duca di Chandos e l’Academy of Ancient Music. A palesarli con tutta evidenza giunge ora questa registrazione di Venus and Adonis, operina che si legge masque ma si pronuncia serenata o pastorale a tre voci, inaugurata al teatro Drury Lane nel marzo 1715 e poi riallestita una trentina di volte negli anni seguenti. Sorpresa: drammaturgia, vocalità, orchestrazione e persino un certo numero di pezzi chiusi ricordano da vicino Acis and Galatea Hwv 49, che però è di tre anni posteriore. Ad ennesima riprova che Händel sapeva riciclare il buono dove lo trovava, fossero i cassetti propri o gli altrui. Lasciamo al curioso lettore il piacere di scoprire affinità e divergenze fra le due partiture; tanto più che la presente registrazione, tecnicamente eccellente, si avvale di tre vocalisti assai agguerriti in punto di stile, agilità e dizione scolpita come i soprani Ciara Hendrik (Venere) e Pippa Hyde (Adone) più il tenore Richard Edgar-Wilson (Marte). Completa il piacere la pattuglia timbricamente assai ricca degli strumentisti - archi e continuo, oboi e flauti vari dal diritto sopranino al traverso, fagotto, tromba e corno - sotto la direzione di Robert Rawson che firma anche le dotte note di copertina. La ragione sociale dell’ensemble, traducibile a un dipresso come “Società armoniosa degli strimpellatori di giga” è l’omaggio a un precedente anch’esso d’epoca. Quando il professionismo abbonda non servono le intitolazioni fastose; basta un molto britannico understatement.