MUSORGKSIJ SCHULLER, R. STRAUSS
Quattro sono le composizioni che formano il contenuto di questo cd, registrate fra il 1958 e il 1960 presso il Northrop Memorial Auditorium di Minneapolis per la guida di Antal Dorati, e che testimoniano debito omaggio a uno dei maestri significativi del ricchissimo paesaggio direttoriale del ventesimo secolo. Non fu forse né capofila né autentica testa di serie in quel variegato universo, l’ungherese Dorati, ma di certo direttore di levatura indubbia che ha lasciato di sé impronte ragguardevoli soprattutto nel repertorio dell’Europa orientale (Ciaikovskij e Bartók fra i tanti), senza trascurare l’im- presa sua discografica di più alto livello che fu l’integrale delle sinfonie di Haydn. Qui lo ascoltiamo in due monumenti del sinfonismo quali i musorgskiani Quadri di un’esposizione nella superba trascrizione orchestrale di Ravel e il Don Juan di Richard Strauss, più due piccoli frammenti ancora di Musorgskij (Preludio e Danze persiane da Chovanscina) e gli ignoti Seven Studies on Themes of Paul Klee di Gunther Schuller, cornista e compositore statunitense contemporaneo morto lo scorso anno (la nota del disco, strenuamente parca di notizie su autore e musica, ci informa solo che questo lavoro è stato aggiunto all’originario lp per far folla). Bella mi pare la lettura dei Quadri, atta a far risaltare in modo convincente e senza inopportune enfasi la genialità di quel duo che ne assicurò la nascita, l’uno per la tematica e l’armonia e l’altro per i colori, tal che, verrebbe da dire, non di una coppia si tratti ma di un poker d’assi. Ma del pari avvincente, quand’anche aliena da qualsivoglia