BRAHMS DOPPIO CONCERTO OP. 102 TRIO OP. 8 (I VERSIONE) SCHUMANN ADAGIO DAL CONCERTO PER VIOLINO
Joshua Bell
VIOLINO E DIRETTORE
Steven Isserlis
VIOLONCELLO
Academy of St. Martin
ORCHESTRA
in the Fields
CD Sony 88985321792
19,10
PREZZO
★★★★
Il primo capolavoro cameristico dato alle stampe da Brahms, il Trio op. 8, composto tra il 1853 e il 1854 all’epoca dell’incontro con Schumann (che poco dopo tentò il suicidio e fu segregato a Endenich), è proposto in questo cd nella rarissima prima versione, sfuggita alla feroce, distruttiva autocritica di Brahms (a differenza di altri lavori dello stesso periodo, dei quali fu cancellata ogni traccia). Gli interpreti, in disco e dal vivo, preferiscono il rifacimento del 1889, in cui Brahms ripensò radicalmente e secondo i criteri essenziali dell’avanzata maturità l’effusiva eloquenza del capolavoro giovanile, nei cui confronti continuò comunque a mostrare un certo affetto. Il ripensamento è molto vistoso nel primo tempo, nell’Adagio e nel Finale, con drastici tagli e vere e proprie sostituzioni del materiale tematico. L’intervento si può comprendere perché nella versione 1854 del primo Trio non si ritrova in modo compiuto il miracoloso equilibrio formale delle prime sonate pianistiche. Ma come si può rinunciare a tutto ciò che ci fa conoscere del giovane Brahms? La
grandezza di questa musica e il fascino “schubertiano” della sua logica espansiva ed effusiva meritano che ci si familiarizzi anche con la prima versione, a dispetto di qualche squilibrio, senza ovviamente trascurare la notissima versione 1889 (i cui pregi si comprendono forse meglio se si è ascoltata la versione 1854). Non capisco perché le registrazioni integrali dei Trii di Brahms non includano entrambe le versioni. Qui si può ascoltare la prima versione in una valida interpretazione, unita però ad altri pezzi che, come spiega Isserlis nelle sue note di presentazione, si collegano ai rapporti tra Brahms, Schumann e Joachim. Per il violinista Schumann scrisse nel 1854 il Concerto che fu il suo ultimo pezzo e che Joachim e Clara decisero di non pubblicare (ma qui se ne ascolta soltanto l’Adagio nella versione per violino e archi di Britten con una breve coda da lui aggiunta). Per riconciliarsi con Joachim, Brahms scrisse nel 1887 il così detto Doppio Concerto in la minore op. 102 per violino e violoncello: un capolavoro a torto meno diffuso degli altri concerti brahmsiani, qui inserito per ampliare la collaborazione di Isserlis con Joshua Bell (nella duplice veste di violinista e direttore): entrambi insieme con l’orchestra ne colgono la severa bellezza con grande intensità di adesione.