Bach opposto ai muri
Con La Passione secondo Giovanni, Delbono riflette sugli estremismi religiosi. Schifani dirige un cast formato da Alegret, Guagliardo, Mauch, Wanderer, Luciano e Coaduro
Si grida allo scandalo ancor prima che si alzi il sipario. Tutto giustificato se, ad allestire questa versione scenica della Passione secondo Giovanni di Bach in programma il 27, 28 e 29 aprile al Teatro Massimo di Palermo, è un artista ad alto tasso di originalità ed eccentricità come l’attore e regista Pippo Delbono (foto). Ora, per questo nuovo allestimento del Massimo, in coproduzione con i teatri dell’Opera di Roma e San Carlo di Napoli, Delbono sembra intenzionato a riflettere sulla religione e a decidere se schierarsi “dalla parte del fondamentalismo o da quella dell’amore”, opponendosi a muri di qualsiasi tipo. Sul palco invece è garantito il massimo rispetto della tradizione musicale con la direzione di Ignazio Schifani e con le voci di David Alegret, Ugo Guagliardo, Marleen Mauch, Nils Wanderer, Alessandro Luciano e Giorgio Caoduro. A.G.
Passione secondo Giovanni di Bach Dir. Ignazio Schifani. Regia di Pippo Delbono
Palermo, Teatro Massimo, dal 27 al 29 aprile