Lulu sudafricana
L’incompiuta di Berg con il terzo atto strumentato da Cerha giunge al Costanzi nel nuovo allestimento dell’artista William Kentridge. Con Agneta Eichenholz nel ruolo del titolo
Incredibilmente moderna, anche se ha compiuto quasi novant’anni. Eppure Lulu di Alban Berg arriva, dal 19 al 30 maggio, per la prima volta a Roma nella versione completa in tre atti. Quest’opera infatti, composta da Berg dal 1928 fino alla sua morte, avvenuta nel 1935, fu lasciata incompiuta nella strumentazione del terzo atto e completata nel 1979 dal musicologo Friedrich Cerha. In quest’ultima veste giunge ora al Teatro Costanzi in un nuovo allestimento firmato (foto) dal sudafricano William Kentridge, artista le cui installazioni sono esposte nei principali musei del mondo, e in una coproduzione che coinvolge il Metropolitan Opera di New York, l’English National Opera e la Nationale Opera di Amsterdam. Lulu, melodramma considerato come un viaggio verso le oscure profondità dell’esistenza per gli intrecci complessi di cui si compone la sua trama, vede sul palco un cast internazionale, diretto dal Maestro Alejo Pérez, con Agneta Eichenholz nel ruolo del titolo e Jennifer Larmore, Tamara Gura, Peter Savidge e Brenden Gunnell. A.G.
Lulu di Berg
Orchestra del Teatro dell’Opera di
Roma
Dir. Alejo Pérez. Regia di William Kentridge
Roma, Teatro Costanzi, dal 19 al 30 maggio