Caratteristiche sonore
Membro permanente delle Big Five statunitensi, la Bso fu identificata come la più “francese” tra di esse per la cura nella definizione timbrica del suono apportata da direttori come Monteux, Kusevickij e Ozawa. Formidabile la sezione dei legni per l’ampiezza della gamma sonora, mentre gli archi si distinguono per un suono profondo ma non aggressivo e per una agilità che è il vero segreto della sua proverbiale flessibilità stilistica. Denso, compatto, brunito, profondo è il suono del Gewandhausorchester Leipzig, un suono reso ancor più pastoso e morbido dall’inimitabile acustica della sua sala da concerto, il cui riverbero è profondo ma non eccessivamente “lungo”. Potentissima ma disciplinata, la sezione degli ottoni unisce un peso tellurico a una straordinaria eleganza nei fraseggi, poiché dispone di una gamma dinamica amplissima. Degli archi, assai generosi anch’essi nei volumi, colpisce la millimetrica capacità nel definire le articolazioni ritmiche. Perciò l’Orchestra di Lipsia sa essere storica e moderna allo stesso tempo. E. Gir.