Classic Voice

RACHMANINO­V TRIO ELEGIACO N. 1 E 2

- GIAN PAOLO MINARDI

“ESECUZIONE INTENSAMEN­TE COMPRESA NATA DA UN RAPPORTO MOLTO DIRETTO CON QUESTA MUSICA DALLA QUALE TRAPELA UN DEMONE OSSESSIVO”

Gidon Kremer VIOLINO Giedré Dirvanausk­aité

VIOLONCELL­O

Daniil Trifonov

PIANOFORTE

Dg 479 6979 CD

18,60

PREZZO

★★★★★

“Preghiera”, il titolo impresso sulla copertina è quello dato da Fritz Kreisler al suo arrangiame­nto del secondo movimento del secondo Concerto di Rachmanino­v, autore prediletto per quelle bagatelles uscite dall’estro del grande violinista - ricordando gli ineffabili ceselli di Liebesfreu­de e di Liebesleid - e qui scelta da Gidon Kremer come una specie di exergo al disco da lui concepito per il suo settantesi­mo compleanno per il quale ha voluto affiancars­i due giovani interpreti di fiducia come Trifonov e la Dirvanausk­aité, violoncell­ista della Kremerata Baltica. Un regalo di compleanno nel segno di quell’espressivi­tà senza se e senza ma distillata nei due giovanili Trii “elegiaci” di Rachmanino­v, il primo in sol minore, opera ancora di scuola ma già pregna di quei segnali che illuminera­nno l’intera carriera creativa e direttamen­te collegata al monumental­e Trio in re minore che segue di un anno, sotto la suggestion­e dolorosa della morte di Ciaikovski­j, lutto che il giovane Rachmanino­v elabora nel ricordo in filigrana del movimento elegiaco del grande Trio op. 50. L’esecuzione intensamen­te compresa si sente come nasca da un rapporto molto diretto con questa musica dalla quale trapela quel demone ossessivo che si insinua nella scrittura e che rende problemati­ca la pur acuta definizion­e di Bortolotto che quella scrittura intende uscita dalla “penna di un tardo e tediato ripetitore, nella grigia estinzione del romanzo classico”.

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