Classic Voice

LISZT

- LUCA CHIERICI

MUSICA DA CAMERA PER VIOLINO, VIOLONCELL­O E PIANOFORTE Dmitrij TRIO

mp classics MAPCL 10028 CD

d. d.

PREZZO

★★★

Di originale, in questo disco, non si ascolta quasi nulla, nel senso che tutti i pezzi inclusi nel programma, a parte il Gran Duo concertant su la romanza Le marin di Lafont, risultano essere trascrizio­ni, effettuate però dallo stesso autore o, al massimo, da Saint-Saëns con imprimatur da parte di Liszt. La questione relativa a questo tipo di opere è tutt’altro che facile da chiarire, non tanto per la quantità effettiva di numeri, che è molto limitata, quanto per la loro (un tempo) scarsa diffusione e per la precisa datazione. Un sommario sufficient­emente esaustivo lo si può trovare nella prefazione al volume undicesimo dell’edizione curata dalla Liszt Society, pubblicato nel 1996 a cura del pianista Leslie Howard e comprenden­te le trascrizio­ni che ci sono a tutt’oggi pervenute. Lì ad esempio si legge che le elaborazio­ni per trio sono tre, e qui manca quella dell’Orpheus, curata appunto da Saint Saëns. La Rapsodia ungherese n. 9, trascritta per trio non si sa bene quando e pubblicata postuma da Schott, rientra apparentem­ente nel novero di quelle composizio­ni che venivano suonate nelle serate di intratteni­mento, e perde molto del fascino di alto virtuosism­o associato all’originale. Eppure la scrittura dei due archi non è facile, fatto questo che farebbe propendere per una destinazio­ne d’uso diversa da quella ipotizzata. Il Gran Duo concertant è pagina di difficile esecuzione, il cui tema d’introduzio­ne assomiglia in maniera incredibil­e a uno dei motivi famosi dello Zarathustr­a di Strauss. La Romance oubliée, originalme­nte per pianoforte, fu trascritta dall’autore per pianoforte e viola o clarinetto o violoncell­o e qui presentata in quest’ultima versione. Sempre al duo violoncell­o-pianoforte è affidata la trascrizio­ne del tardivo Lied Die Zelle in Nonnenwert­h, del 1883 e dell’altrettant­o tardiva Lugubre gondola, notoriamen­te ispirata al funerale veneziano di Wagner. Per il trio al completo è riservato ancora Tristia, ossia l’adattament­o de La vallée d’Obermann, dal primo libro delle Années de pélérinage. I componenti del Trio Dmitrj si impegnano con animo nella non facile decifrazio­ne di tutti questi pezzi. Forse una pubblicazi­one più completa, atta ad esaurire il comparto

del Liszt trascritto­re, sarebbe stata opportuna: si potrebbe chiedere al Trio questo sforzo futuro?

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