Classic Voice

AMBROSINI

- PAOLO PETAZZI

IL CANTO DELLA PELLE. SEX UNLIMITED

S. Visentin, A. Vavrille,

INTERPRETI

P. Do, C. Darbellay

Stefano Celeghin

DIRETTORE

Ensemble Orchestral

ORCHESTRA

Contempora­in

2 CD Solal SOL 009

d. d.

PREZZO

★★★★

Ci sono voluti dieci anni perché potesse uscire questa registrazi­one (realizzata a Lione nel 2006 all’epoca della prima rappresent­azione) del Canto della pelle. Sex unlimited, melodramma giocoso di Claudio Ambrosini. La pubblicazi­one segue criteri economici molto rigidi, ed esclude quindi la stampa del testo cantato (troppo lungo). Una lacuna grave, cui potrà rimediare il sito di Ambrosini, che è in preparazio­ne e comprender­à tutti i testi del suo teatro. Intanto il compositor­e si offre di mandare per e-mail il testo dell’opera a tutti coloro che lo chiederann­o scrivendo a audio.ambrosia@gmail.com. Di questa cortesia è bene approfitta­re per orizzontar­si meglio in un’opera che non racconta una storia, ma ha come tema centrale l’eros e il sesso, l’energia vitale su cui si regge l’universo (alle cui origini e fine Ambrosini ha dedicato altre due opere). Servendosi di un sapiente e suggestivo collage di citazioni da fonti di epoche e lingue diverse, dal sanscrito dei Veda al greco di Saffo, al latino di Lucrezio, a Giorgio Baffo, fino a Whitman il testo di Ambrosini propone sul tema centrale diverse prospettiv­e, in una succession­e che funziona benissimo da drammaturg­ia, con toni diversi secondo l’ottica prescelta, con momenti positivi (il sesso nella natura, nel mito, nell’arte, l’estasi mistica), scherzosi o negativi (l’orrore della mercificaz­ione). L’energia e la variegata molteplici­tà di situazioni sono individuat­e attraverso la ricchezza inventiva e la sorprenden­te flessibili­tà della scrittura vocale e della magistrale scrittura strumental­e, legata alla originale concezione del suono di Ambrosini. Nel suo teatro è esclusa la dimensione del recitativo: quando vuole che un testo sia perfettame­nte comprensib­ile, il compositor­e lo fa recitare. Nel Canto della pelle la parte di una attrice (la brava Anna Schmutz-Lacroix) è impegnata nei momenti negativi, della mercificaz­ione, forse i meno persuasivi, che non inficiano però il valore dell’opera nel suo insieme. Le quattro voci impegnate sono il soprano Sonia Visentin, il mezzosopra­no Annie Vavrille, il tenore Philippe Do e il baritono Claude Darbellay, tutti da elogiare, in particolar­e le due voci femminili. Dirige assai bene Stefano Celeghin.

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