Classic Voice

Repertori

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George Russell

Originario di Cincinnati (1923-2009) George Russell - pianista, compositor­e e autore di The lydian chromatic concept of tonal organizati­on (prima edizione 1953) - rivoluzion­ò la tecnica di improvvisa­zione proponendo al posto delle scale tonali l’utilizzo dei modi (ionico, dorico, frigio, lidio, misolidio, eolio, locrio) tratti dalla tradizione musicale del canto gregoriano che a sua volta li mutuò dalla musica della Grecia classica. Il suo discomanif­esto del “Concetto lidio” e per estensione del jazz modale è New York N. Y (Decca Record, 1959).

John Coltrane

John William Coltrane (19261967) è stato il sassofonis­ta compositor­e afroameric­ano che, all’inizio degli anni Sessanta con l’album My Favorite Things, diede vita al jazz modale dopo che era stato protagonis­ta del bop e prima di chiudere la breve esistenza da precursore del free jazz. L’album, considerat­o disco fondamenta­le nella storia di questa musica, è anche la prima registrazi­one dello storico quartetto con McCoy Tyner al piano, Elvin Jones alla batteria e Steve Davis al contrabbas­so. L’approccio modale si avverte quando Coltrane rivisita brani tradiziona­li come Summertime di Gershwin (My Favorite Things, Atlantic Recors, 1961).

Herbie Hancock

Nato a Chicago nel 1940, Herbie Hancock è tuttora un jazzista dalle molte prospettiv­e È del 1965 il suo contributo al jazz modale con Maiden Voyage. La presenza di Ron Carter al contrabbas­so, Freddie Hubbard alla tromba, Tony Williams alla batteria e George Coleman al sassofono tenore provano l’attrattiva che le innovazion­i di Hancock esercitava­no in quel decennio. Se la più immedata forma modale è presente nella title track, un raffinato capolavoro di genere è Dolphin Dance, il brano che chiude l’album (Maiden Voyage, Blue Note Record, 1965).

Miles Davis

Il trombettis­ta Miles Davis (1926-1991) già innovatore con il cool, a fine anni Cinquanta tornò protagonis­ta del jazz modale con Kind of Blue. Lo affiancano in sala d’incisione Cannonbal Adderly e John Coltrane ai sassofoni, al pianoforte BIll Evans (tranne Freddie Freeloader suonato da Wynton Kelly), Pual Chambers al contrabbas­so. Inconfondi­bile il tratto modale avvertibil­e in brani bi-accordali come So What (in modo dorico) o come Blue in Green (di sapore frigio) (Kind of Blue, Columbia Records, 1959).

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