ROCOCO MUSIQUE À SANSSOUCI
di C.P.E. Bach, J.G. MUSICHE Graun, Händel (?), Quantz e altri Dorothee FLAUTI DIRITTI E DIREZIONE Oberlinger 1700 ENSEMBLE DHM 88751 34062 CD 18,30 PREZZO ★★/★★★★★
Il concetto tematico dell’album fa acqua da varie parti. Nella reggia suburbana fatta costruire da Federico il Grande per rilassarsi fra una guerra e l’altra prevaleva come sappiamo il flauto traverso, strumento di elezione del regio dilettante, ed è poco probabile che vi risuonassero anticaglie come il Ground (1704) dell’emigrato anglotedesco Gottfried Finger, semmai più vicino al mondo di Purcell. Per non dire di un doppio concerto per flauto e fagotto in due soli movimenti, attribuito all’altro emigrato Händel in un manoscritto della Singakademie berlinese ma da considerarsi apocrifo oppure assai giovanile. Dubbiose appropriazioni al flauto a becco sembrano la Sonata Wq 124 di Carl Philipp Emanuel Bach, dimostrabilmente scritta per il traverso, oppure una Sarabanda e un Vivace alla francese di Quantz. Vero è che costui sapeva suonare tutti o quasi gli strumenti dell’epoca, ma questi brani senza basso sembrano piuttosto esercizi didattici per “traversieristi” in via di sviluppo come lo stesso re di Prussia. Per altri autori meno conosciuti, e qui lodevolmente rivalutati, si deve notare la confusione attributiva di un Concerto in Sol maggiore citato come di Johann Christian Schultze (ca. 1680-1740) ma con le date sbagliate: ca. 1733-1813, le quali riguardano invece Johann Christoph Schultze, autore un po’ tardo per rientrare nella categoria del rococò federiciano, già di per sé discutibile. Ma se la graziosa Fräulein Oberlinger andrebbe rimandata in musicologia, la si dovrà promuovere a pieni voti per la versatilità esecutiva dimostrata su ben nove flauti di taglio diverso, condita da articolazione scolpita, facilità di ornamentazione, eleganza nel legato. Le offre sostegno un’eletta pattuglia di accompagnatori, fra cui i nostri Alfredo Bernardini all’oboe e Marco Testori al violoncello.