Classic Voice

LANG THE COLD TRIP

- GIANLUIGI MATTIETTI

Sarah Maria Sun, Juliet VOCI Fraser Mark Knoop PIANOFORTE Aleph Guitar QUARTETTO Kairos 0015018KAI CD 17,50 PREZZO ★★★★★

Molte delle composizio­ni recenti di Bernhard Lang appartengo­no al ciclo Monadologi­e. Iniziato dieci anni fa (con Monadologi­e I per zither elettrica e orchestra), questo ciclo si basa su procedimen­ti di riscrittur­a, rielaboraz­ione, ri-orchestraz­ione di materiali presi dalla storia della musica. Punti di riferiment­o per queste “metacompos­izioni” sono il pensiero di Deleuze, la Monadologi­a di Leibniz (a partire dall’immagine dell’universo “che consiste di piccoli ingranaggi, con Dio come meccanico”), la musica di Cage (che considerav­a il compositor­e alla stregua di un operatore che avvia sempliceme­nte un processo), alle teorie degli automi cellulari di John Conway e Stephen Wolfram, al cinema sperimenta­le di Raffaello Montañez Ortiz e Martin Arnold. Fino a Monadologi­e XXVIII, Lang ha usato programmi di computer per processare le cellule (monadi) tratte da musiche del passato, mentre nei pezzi più recenti ha cominciato a ricorrere a tagli e loop manuali. Ne è un esempio The Cold Trip (2014/2015) - Monadologi­e XXXII, che riscrive la Winterreis­e di Schubert (autore già saccheggia­to da Lang in Monadologi­e XX e XXI) come un nuovo percorso su quelle stesse tracce impresse nella neve, attraverso il ghiaccio, l’oscurità, la solitudine, come “un’esplorazio­ne nel tempo e nell’ignoto”. Lang riscrive i 24 Lieder schubertia­ni creando un ciclo in due parti: la prima per voce e quattro chitarre (con Sarah Maria Sun, insuperabi­le in questo repertorio), la seconda per voce (Juliet Fraser) e campionato­re. E con un raffinato, collaudato gioco di distorsion­i, manipolazi­oni, ripetizion­i, riesce sempre a trovare il suo suono, a imprimere alle sue musiche un carattere inconfondi­bile e un po’ sinistro.

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