GREGORY KUNDE VINCERÒ
TENORE Gregory Kunde DIRETTORE Ramón Tebar
ORCHESTRA Sinfónica de Navarra
CD Universal 00258948152490
PREZZO 18,80
★★★★★
Il tenore americano Gregory Kunde vanta la rispettabile età di quasi sessantaquattro anni essendo nato nel febbraio del 1954 a Kankakee, nell’Illinois, ma al saggiare in questo cd lo stato dell’arte del Nostro c’è da chiedersi quanto valgano a fronte degli esiti artistici le preoccupazioni circa l’anagrafe di un cantante d’opera. È vero, il disco non ci dà notizie certe circa la data delle registrazioni, il che non torna a merito dello stesso, ma è vero altrettanto che essa non può presumersi così lontana dall’odierno. Kunde affronta una serie di pezzi tutti ben noti al colto e all’inclita ma in realtà la curiosità concerne da un lato la non giovane età dell’intrattenitore e dall’altro il fatto che costui era fin qui noto per un repertorio che si dice il più distante possibile dall’ovvio ovvero quello del tenore cosiddetto contraltino. Dal vivo mi capitò di udire la voce di Kunde nel 1991 a Catania nella Bianca e Fernando di Bellini in una parte, per intenderci, che prevede perfino un fa sovracuto e non pochi altri picchi avventurosi; qui constatiamo una tenuta vocale di raro nitore ma altresì un irrobustimento dei centri che è probabile frutto degli anni frattanto trascorsi, ma occorre subito dire che il risultato pare di sorprendente qualità ovunque, prova facendone una manovra del canto, vuoi elegiaco vuoi drammatico, che rivela tecnica e sensibilità di stile adeguate alla circostanza. Si potrebbe allora ammettere che Kunde appartenga a quella specie ormai rara di cantanti cui l’età non ha arrecato danni visibili (se si vuol pignoleggiare, una tal quale spaesatezza nel canto verista, vedi l’Improvviso dello Chenier) e che va situato nella casella di quelli che non si arrendono alle calamità naturali. Non poco invero.
Una non trascendentale Orquesta Sinfónica de Navarra, diretta da Ramón Tebar, accompagna con bastante correttezza gli episodi cui Kunde dà vita, ma è chiaro che l’interesse è concentrato su quest’ultimo e sulle sue prodezze: vedi, per dirne una, una verdiana “pira” di notevole squillo. Senza trascurare la ammirevole tenuta che sveliamo in una malinconica “O tu che in seno agli angeli” dalla Forza del destino o nella bella “Ah, lêve-toi soleil!” dal Roméo et Juliette di Gounod.