Antiche voci partenopee
All’Accademia di Musica Antica di Milano motetti anonimi napoletani, cantate da camera e laude filippine. Fra i protagonisti Bernardini e Pietà de’ Turchini
La musica vocale e strumentale napoletana fra Seicento e Settecento è al centro della stagione concertistica 2018 dell’Accademia di Musica Antica di Milano curata da Giovanni Acciai. Un cartellone di appuntamenti costellati da rarità esecutive che si rifanno a questo repertorio e che risuonano, dal 5 aprile al 31 maggio, nella Sala Cenacolo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. In programma composizioni per cembalo proposte, il 5 aprile, da Enrico Baiano, cantate da camera e repertorio laudistico filippino impaginate rispettivamente, il 10 maggio, dai Talenti Vulcanici della Pietà de’ Turchini di Napoli e, il 31 maggio, dal Theatro dei Cervelli in un concerto dedicato a motetti di anonimi napoletani secenteschi. Non meno stimolante è la proposta del 3 maggio di Alfredo Bernardini che, con il suo oboe barocco e il suo ensemble Zefiro, affianca a rare pagine vocali e strumentali di compositori napoletani alcuni cammei sonatistici di Handel, che a Napoli soggiornò nel 1708 e che, all’ombra del Vesuvio, affinò il suo stile compositivo e il suo idioma vocale e strumentale. A.G.
Napoli al centro del mondo
Ensemble Zefiro. Alfredo Bernardini, oboe
Milano, Sala Cenacolo, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, 3 maggio