BOCCHERINI
6 SONATE DI CEMBALO E VIOLINO OBBLIGATO OP. 5
Liana Mosca VIOLINO Pierre Goy
FORTEPIANO
2 Stradivarius 339833 CD 24
PREZZO
★★★★
Non sappiamo se Boccherini abbia scritto la sua Opera Quinta pensando all’altra precedente “opera Quinta” (quella di Corelli) d’importanza capitale nella storia della Sonata, tuttavia in questa raccolta del 1768 il venticinquenne compositore lucchese presenta i risultati di un laboratorio formale, tematico e fraseologico di straordinaria ampiezza e che gli fornirà materiali di costruzione per diversi altri lavori a venire. Pur non essendo musica dedicata al violoncello, nel quale Boccherini primeggiava, si tratta di grandi trittici in cui violino e tastiera (qui un pianoforte da tavolo inglese del 1773, dotato di estrema appropriatezza nella gamma timbrica) dialogano su un piano di parità che ha come precedenti solo le Sonate di Bach e come successori quelle di Beethoven. Composizioni non nuove alla discografia (per esempio incise da Jacques Ogg ed Emilio Moreno nel 2000 per la Glossa ma usando il clavicembalo), andrebbero fatte circolare molto di più presso il pubblico e ancor prima presso i violinisti e pianisti perché, oltre a basarsi sull’elegante linea boccheriniana, rappresentano un modello di musica da camera mai ripetitivo che avvince l’ascoltatore con mille sfumature di sensibilità ed esercita gl’interpreti in un virtuosismo di timbro e reciproca osmosi che Liana Mosca e Pierre Goy profondono lungo l’intero programma.