THE HÄNDEL ALBUM
Philippe CONTROTENORE E DIREZIONE Jaroussky Artaserse ENSEMBLE Erato 90295 774455 CD 18,20 PREZZO ★★★
Voce d’Angelo ha giusto compiuto i quaranta e si vede che l’età gli ha portato consiglio. Anzitutto allentando i rapporti con direttori che mettevano alla frusta le sue modeste riserve di fiato (Jacobs, Haïm, Spinosi), mentre il “suo” Artaserse, ensemble variabile da 5 a 20 elementi, lo asseconda meglio quanto a tempi e volumi. Poi trasportando le tessiture originali così da abitarle a suo agio; e qui la prassi settecentesca gli darebbe ragione. Sì, perché la voce, quando non inacidisce senza rimedio, matura con gli anni, e ciò che si perde in facilità d’emissione nella fascia acuta oltre il Sol naturale si compensa con lo scurimento dei centri a mo’ di mezzosoprano. Gli affondi nel basso non sono mai stati il suo forte né mai lo saranno, ma nel complesso lo troviamo più piacevole ora di quando voleva rifare il verso a castrati dalla mostruosa estensione tipo Farinelli o Carestini. Continuiamo a preferirgli colleghi di maggiori mezzi naturali come Bejun Mehta per l’agilità di forza o Franco Fagioli per opulento colore e fluida embricazione dei registri; eppure questo florilegio da otto titoli händeliani meno frequentati si lascia ascoltare con diletto, sia pure senza lasciarsi imbambolare dalle grancasse mediatiche che pretendono di venderci una fragile vocetta da camera quasi fosse il novello Senesino. Ovviamente non udimmo mai dal vivo il Senesino, ma partiture e descrizioni d’epoca c’inducono a ritenere improponibile il confronto persino nella migliorata gestione corrente. Dunque: 19 tracce fra recitativi e arie per un tempo totale di 71:58; il pascolo è ricco, le note critiche di David Vickers contestualizzano la scelta in modo eccellente. Se
le arie concitate (“Agitato da fiere tempeste” dal Riccardo I, “Vile, se mi dai vita” dal Radamisto o “Rompo i lacci” dal Flavio) navigano talora ai margini della parodia involontaria, i brani patetici e amorosi ci trasportano in più spirabil aere; e per fortuna sono la maggioranza.