WALTON, SINDING CONCERTI PER VIOLA
Eivind Holtsmark Ringstad VIOLA Oslo Philharmonic
ORCHESTRA
Joshua Weilerstein e
DIRETTORI
Arvid Engegård
CD Lawo LWC1133
d. d.
PREZZO
★★★★
Disco quasi anepigrafo coi cognomi dei compositori stampati a caratteri di farmacia e nessun titolo espresso; in compenso una sobria grafica op-art sul cui sfondo spicca l’effigie di un biondino nerovestito dal volto stanco, mano destra in tasca, viola pendula nella sinistra. Si vede che il culto della personalità alligna anche nelle plaghe boreali, ma alle nostre latitudini il violista norvegese Eivind Holtsmark Ringstad, classe 1994, è ancora un illustre ignoto a parte una borsa di studio elargitagli dalla Fondazione Borletti-Buitoni. Con merito? Diremmo di sì, a giudicare da come affronta – con colore vellutato, arcata gagliarda, proiezione e corde doppie da solista provetto – il celebre Concerto (1929) di William Walton, già cavallo di battaglia di virtuosi come Paul Hindemith e Lionel Tertis. L’altro pezzo, composto nel 1889 dal norvegese Christian Sinding, sarebbe in realtà una suite “in stile antico” per violino, e come tale prediletta da altri mostri sacri tipo Kreisler e Heifetz. Per molto tempo fu poi bandita dai cartelloni causa l’iscrizione in articulo mortis del suo autore al partito nazista, quando ormai andava per i novanta. Ma aveva studiato a Lipsia, adorava Wagner... Un peché de vieillesse che non dovrebbe influire retrospettivamente sull’apprezzamento di tale gradevole pastiche neoclassico avanti lettera, non troppo dissimile dalla Holberg-Suite del connazionale Grieg. La Filarmonica di Oslo si conferma compagine di politissimo suono; chi si diletta di tristezze nordiche, nostalgie bachiane, caute aperture politonali e poliritmiche troverà pascoli adeguati al suo gusto in questo conciso programma di nemmeno 42 minuti.