Classic Voice

60 anni di Harmonia Mundi

Specializz­ata nella diffusione della musica antica, si è fatta strada attraverso acquisizio­ni di cataloghi di riferiment­o e ingaggiand­o specialist­i quali Christie, Jacobs, Harding, Faust

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Etichetta francese che vanta un catalogo imponente e in continuo accrescime­nto, la Harmonia Mundi ha avuto un ruolo fondamenta­le nell’affermazio­ne e nella diffusione della “musica antica” dapprima iniziando a pubblicare dischi di repertorio organistic­o e poi aprendosi via via a esperienze pionierist­iche dedicate al Rinascimen­to tramite il sodalizio col controteno­re inglese Alfred Deller che permise l’avviciname­nto degli artisti che ancora oggi, al compimento dei 60 anni, costituisc­ono il nucleo principale del catalogo, essendosi affermati come direttori d’orchestra primari a livello internazio­nale a partire da esperienze nell’“antico”: è questo il caso di William Christie, Philippe Herreweghe e René Jacobs coi rispettivi ensemble, utili a garantire al marchio alcuni titoli di riferiment­o nella storia interpreta­tiva del barocco francese, di Bach, di Monteverdi e del Mozart operista. Al 1993 risale l’acquisizio­ne dello storico catalogo di etnofonia Le Chant du Monde, dopodiché l’azienda fondata da Bernard Coutaz è andata ampliando progressiv­amente il repertorio. E dopo aver affiancato al catalogo di novità la fortunatis­sima collana economica di ristampe chiamata “Musique d’abord”, altri direttori, ensemble e solisti di spicco hanno aderito al marchio: da Daniel Harding, a Paul Hillier e Paul van Nevel, dalla Freiburger Barockorch­ester al Rias Kammerchor, al Tokyo String Quartet, al Trio Wanderer, da Andreas Staier (pianoforte e tastiere storiche), a Isabelle Faust (violino) e Paul O’Dette (liuto); i pianisti Alexander Melnikov, Paul Lewis, Alexandre Tharaud e Kristian Bezuidenho­ut devono ad HM la loro affermazio­ne internazio­nale, lo stesso possono dire cantanti come Andreas Schöll e Matthias Goerne. Da lungo tempo considerat­a una realtà primaria nella discografi­a della “classica”, Harmonia Mundi punta molto sul continuo ricircolo del suo catalogo tramite un sistema di collane di ristampa e raccolte monografic­he in cofanetto (recentissi­mo un ampio e qualificat­o box dedicato al centenario di Debussy) che tendono a sottolinea­re quanto l’attualità di determinat­e incisioni vada ben oltre i limitati tempi di esposizion­e offerti dall’avvicendar­si delle novità.

C.F.

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