RACHMANINOV CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 2 OP. 18 PROKOFIEV CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 2 OP.16
Denis Matsuev
PIANOFORTE
Valery Gergiev DIRETTORE del Teatro Mariinsky
ORCHESTRA
Mariinsky MAR0599 CD
16,60
PREZZO
★★★
Come era capitato molte volte negli anni passati, anche in questo caso Denis Matsuev si lancia a capofitto, con grande dispendio di energie e di virtuosismi, nella lettura di grandi concerti di area russo-sovietica che tra l’altro non necessiterebbero di ulteriore documentazione discografica. Coadiuvato da Gergiev e da uno strumento perfetto come l’orchestra del Mariinsky, Matsuev può anche dare all’ascoltatore più di un brivido ma in quasi tutti i casi coglie di questo tipo di letteratura solamente i lati più esteriori. Anzi, viene quasi da pensare che quando la bacchetta è tenuta in mano da personaggi più carismatici come Temirkanov, o da pianisti–direttori sensibili come Pletnev, anche il focoso Matsuev cerchi di limitare il fuoco di fila di eccessi pianistici che a lungo andare diventano fin stucchevoli. Certo, se lo scopo è quello di meravigliare il pubblico, ben vengano le mitragliate di arpeggi, ottave, accordi che infarciscono ad esempio il primo movimento del Concerto n. 2 di Prokofiev. Ma molti altri colleghi di Matsuev hanno dimostrato in più occasioni come il vero virtuosismo sia quello più nascosto, meno appariscente, e tutto sommato la bravura di Matsuev è più impressionante nel contesto di una esecuzione dal vivo che non trasferita su un mezzo di riproduzione destinato in teoria a fissare per lungo tempo un’esecuzione di riferimento. Tra i due concerti inclusi in questo progetto, quello che risente in maniera negativa di un eccessivo approccio virtuosistico è però il secondo di Rachmaninov, che spesso manca qui di poesia e di ampiezza di visione, mentre in Prokofiev il lato meccanico e fin violento della scrittura pianistica prende a volte il sopravvento e in un certo senso giustifica i furori di Matsuev.