DAGLI SPARTITI ALLE GRANATE
18 Giugno 1915
Carissimo Nicola,
L’entrata in campagna dell’Italia ha dato un altro colpo, ed il più fiero, alla nostra industria editoriale; questo ti dico non per levare querimonie, ché troppo bene tu conosci i miei sentimenti per non sapere con quanta gioia e fierezza ho accolto le supreme decisioni che hanno spinto la nostra patria sulla via della vittoria, ma per palesarti quanto avrei in animo di fare per cercare di porre un riparo alle condizioni tristissime in cui si svolge ora e chissà per quant’altro tempo la nostra industria.
Dunque avrei deciso di trasformare una parte della nostra officina a fabbricare granate (non shrapnel) da 75 – l’impianto del macchinario occorrente sarebbe pronto per la fine del prossimo ottobre, ove una decisione si potesse pigliare per la fine di questo mese. L’impianto da me studiato potrebbe produrre 10.000 granate al mese – ma sarei anche disposto a portarlo alla potenzialità di 20.000 granate al mese quando ciò occorresse.
(…)
A Milano si segue con tranquilla fiducia lo svolgersi sapiente e coordinato delle azioni guerresche – e tutti crediamo fermamente nell’esito vittorioso della campagna. Quale giorno radioso sarà quello del completamento della nostra unità e della nuova Gloria di questa nostra Italia benedetta!!
Ti abbraccio fraternamente,
Tito Ricordi