“ESECUZIONE ASCIUTTA, NITIDA, FEBBRILE, CHE DÀ GRANDE RISALTO ANCHE ALLE INVENZIONI TIMBRICHE”

Nel 2015 Luigi Gaggero ha fondato a Kiev l’Ensemble Ukho (orecchio) votato alla musica contemporanea, che nell’arco di pochi anni si è dimostrato essere una formazione di altissimo livello. Di Stefano Gervasoni L’Ukho ha eseguito nel 2016 l’opera Limbus Limbo (all’Opera di Kiev), e ora gli dedica questo cd che testimonia ancora una volta l’ottimo lavoro dell’ensemble. Lilolela è un pezzo del 1994 in sette movimenti (Vino cattivo, Per via, Un dialogo laborioso, Rincorsa, Nube, Fate presto!, Di questo passo), immaginato da Gervasoni come una “Vagabonderia severa per ventitré musicisti”, che si riferisce nel titolo al refrain tipico di antiche frottole e villotte, fatte spesso di libere combinazioni di sillabe. La musica è fatta di elementi frammentari, che circolano fra i vari strumenti, seguendo percorsi nomadi, spaesanti, con piccole esplosioni, rimbalzi, e continue trasformazioni timbriche che suonano come un effetto fisico, come una naturale metamorfosi della materia sonora. Un’esecuzione asciutta, nitida e febbrile, dà grande risalto anche alle invenzioni timbriche dei Dodici sonetti

di Camões per baritono e grande ensemble, composto nel 2009 come parte integrante di Com que voz, insieme ai 12 pezzi di Fado errático di Amália Rodrigues (ma da solo è decisamente meglio!). I testi di Luís Vaz de Camões si trasformano in un canto balbettante, pieno di fremiti, enigmatico, a tratti parlato, una linea che si lega di volta in volta a un diverso strumento, tanto da sembrarne una prosecuzione, in una trama strumentale dove le venature della chitarra portoghese e del cimbalom suonano che echi popolari da due estremi dell’Europa. Completa il cd Pas perdu per cimbalom solo, pezzo dedicato a Gaggero, misterioso, pieno di sfumature e di slanci improvvisi.