Ricerca e performance
La direttrice scientifica Alessandra Carlotta Pellegrini traccia il bilancio dell’attività dell’Insv nel triennio in cui è stato presieduto da Nicola Sani
L’attenzione prestata alle fonti verdiane costituisce una delle principali linee progettuali dell’Istituto nazionale di studi verdiani (Parma), e dell’attività scientifica in particolare, nel triennio 2016-2018.
Inserita in una pluralità di prospettive, in una solida cornice istituzionale, in sinergia con le autorità di competenza, con la comunità degli studiosi, con gli organi di informazione e di stampa, la fruizione di documenti noti o non ancora conosciuti vuole alimentare e supportare nuovi studi, attuali e futuri, in favore e nel segno di una più ampia e approfondita conoscenza della figura e dell’opera di Giuseppe Verdi. Il ruolo assunto dall’Istituto in tal senso ha reso possibile la ripresa o l’avvio di progetti per infondere nuova linfa vitale alla ricerca, alla produzione editoriale, alle edizioni critiche, al dibattito scientifico, all’alta divulgazione, alla rappresentazione dell’opera verdiana.
Fra i più significativi risultati perseguiti dall’Istituto negli ultimi anni si ricorda la produzione editoriale che ha visto la pubblicazione del volume Musicare la storia. Il giovane Verdi e il grand opéra nell’Italia risorgimentale di Gloria Staffieri, nella Collana dedicata al Premio Internazionale Rotary Club di Parma “Giuseppe Verdi”, l’ottavo dei Quaderni dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, nonché il Carteggio Verdi-Piroli, in due tomi, a cura di Giuseppe Martini, prima pubblicazione nell’ambito dell’Edizione Nazionale dei Carteggi e Documenti Verdiani.
In continuità con il passato il Premio Internazionale Rotary Club di Parma “Giuseppe Verdi” ha visto la sua XVII (2015) e XVIII edizione (2017), con l’assegnazione del premio rispettivamente a Francesca Vella e ad Anna Giust.
Il dibattito scientifico e di alta divulgazione ha visto susseguirsi momenti dedicati a Verdi e alla contemporaneità (Verdi e il cinema. Incontro di studi, 18 novembre 2016; Verdi e i nuovi media. Incontro di Studi, 17 maggio 2017), a Giuseppe Verdi e Friedrich Schiller: affinità e intersezioni (Incontro di studi, 11 ottobre 2016), alla Analisi della musica operistica di Verdi, seminario tenutosi nelle due edizioni del 2017 e 2018.
Il progetto “Verdi and the Performing Arts” ha caratterizzato l’attività scientifica e divulgativa con il prioritario obiettivo di aggiornare e sviluppare una adeguata struttura tecnologica per rendere fruibile e valorizzare il patrimonio documentario conservato dall’Istituto - con la realizzazione di un primo segmento del nuovo software per il database - e la pubblicazione online del nuovo sito web istituzionale che consente la fluida comunicazione con una utenza ampia e differenziata (www. studiverdiani.it).
Gli obiettivi sono stati perseguiti in sintonia con gli auspici del Presidente Nicola Sani, del Consiglio di Amministrazione, in assiduo dialogo con il comitato scientifico da me presieduto e composto da Vittorio Coletti, Markus Engelhardt, Michele Guerra, Susanna Pasticci, Massimo Pistacchi, Giorgio Sanguinetti e resi possibili grazie a collaborazioni con istituzioni quali Comune di Parma, Casa della Musica, Università degli Studi di Parma, Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, Teatro Regio (con particolare riguardo al Comitato Scientifico del Festival Verdi), Rotary Club di Parma per il Premio Internazionale Rotary Club di Parma “Giuseppe Verdi”, Comune di Busseto, Fondazione Cariparma.