Classic Voice

STRAVINSKY/RAMUZ HISTOIRE DU SOLDAT

- DINO VILLATICO

Didier Sabdre, Denis

INTERPRETI

Podaludès, Michel Vuillermoz (Comédie-française) Olivier Charlier

VIOLINO

Jean-Christophe Gayot

DIRETTORE

Instrument­al

ENSEMBLE

CD Harmonia Mundi HMM 902354

20,20

PREZZO

★★★★★

Il formato della confezione fa pensare a un dvd. Si tratta invece solo di un cd, puro ascolto. Ma, passata la prima delusione - si pensava di guardare uno spettacolo, ci si adatta ad ascoltare una registrazi­one - il solo ascolto si rivela ancora più esaltante che la visione di uno spettacolo registrato dalla camera di un regista video. Musica e parole prendono il rilievo che già hanno nella partitura di Stravinsky e nel testo tutt’altro che banale di Ramuz. Si è detto, e scritto, infatti che Stravinsky lavora su un testo di scarso valore letterario e di ancora più scarsa presa teatrale. Ma a quale letteratur­a si fa riferiment­o e a quale teatro? È pericoloso farsi un modello di letteratur­a e di teatro al quale tutte le forme di letteratur­a e di teatro debbano adeguarsi. Così com’è fuorviante credere che una messa in scena possa tradire la partitura e il solo ascolto la riscatta oppure che limitarsi al solo ascolto dimezza l’efficacia dell’opera. Dipende: dalla messa in scena, e dal tipo d’interpreta­zione sonora. In questo caso la simbiosi dei musicisti e degli attori è perfetta. È come se la musica e la recitazion­e visualizza­ssero lo spettacolo. Attraverso il ritmo della musica e il ritmo del testo - è qui che salta fuori quanto riuscita sia la scrittura teatrale di Ramuz. Ma addirittur­a esaltante, strabilian­te, è la scrittura musica di Stravinski­j: teatro puro. Si pensa al madrigale drammatico tardorinas­cimentale e barocco. Un “teatro della mente”, come recita il prologo dell’Amfiparnas­o di Orazio Vecchi. Splendidi gli attori della Comédie-française, in particolar­e il diavolo di Michel Vuillermoz. Ma non è da meno la “lettura” di Didier Sandre che tiene la durata della narrazione. Completa degnamente il trio Denis Podalydès nella parte del soldato. Recitazion­e da teatro di strada. Si pensa al Retablo de Maese Pedro di Falla o ai Pupi siciliani. Brecht non c’entra. L’estraniazi­one è qui data dal testo e dalla musica. Dalla recitazion­e ritmica. L’ensemble strumental­e (Olivier Charlier, violino solista; Philippe Berrod, clarinetto; Bernard Cazauran, contrabbas­so; Giorgio Mendolesi, fagotto; Bruno Tomba, tromba; Guillaume Cottet-Dumoulin, trombone; Eric Sammut, percussion­i) è diretto con intelligen­za musicale e fine orecchio ritmico da Jean-Christophe Gayot. La bella fiaba russa del soldato che vende il suo violino al diavolo senz’accorgersi che sta vendendo la sua anima raramente è stata raccontata con tanta finezza. Teatro puro, anche al puro ascolto. Teatro della mente.

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