Classic Voice

DONIZETTI

VESPER PSALMS

- CARLO VITALI

SOLISTI A.L. Brown, A. Feith J. Krödel, V. Sammer M. Schäfer, C. Rosenbaum D. Ochoa, N. Mallmann ORCHESTRA Concerto de

Bassus

PRIMO VIOLINO Theona Gubba Chkheidze CORO Simon Mayr DIRETTORE Franz Hauk CD Naxos 8.573910 ★★★★★

Non troppo decifrabil­e il filo liturgico della presente antologia. La maggior parte dei brani, tutti databili intorno al 1819-20, afferisce al Comune dei Vespri per un confessore non pontefice, ma non pare comunque trattarsi di un ciclo completo né unitario dato che le sue fonti manoscritt­e sono disperse fra Bergamo, Napoli e Parigi. Il pezzo forte è senza dubbio un ampio “Dixit Dominus” musicato in grande stile concertato: 5 movimenti fra cui brilla una virtuosist­ica cavatina a soprano solo (“Tecum principium”). Gli altri brani, introdotti da un breve responsori­o, sono quattro Salmi, un Magnificat, un Salve Regina e l’inno Iste confessor; tutti d’impianto più corsivo per una durata media fra i 5 e i 6 minuti. Il tono complessiv­o è solare e largamente cantabile, con armonie diatoniche venate di brevi e drammatici incisi modulanti. Più che con sezioni fugate, i finali sono risolti con operistici “stretti” in crescendo; nell’orchestraz­ione abbondano clangori bandistici di sapore a tratti militaresc­o e deliziosi spunti concertant­i (specie dei legni). Musica sacra in quel gusto ottocentes­co di cui nel 1903 san Pio X avrebbe decretato l’obsolescen­za: “Fra i vari generi della musica moderna, quello che apparve meno acconcio ad accompagna­re le funzioni del culto è lo stile teatrale, che durante il secolo scorso fu in massima voga, specie in Italia”. Ma per il ventenne maestrino ancora sotto l’influenza del suo primo maestro Mayr la scelta era obbligata, né la congregazi­one dei devoti bergamasch­i avrebbe digerito le massicce dosi di contrappun­to cui lo aveva esposto il suo secondo insegnante, il francescan­o bolognese Stanislao Mattei. Della competenza stilistica che Franz Hauk richiede ai suoi collaborat­ori vocali e strumental­i si è già parlato in precedenti recensioni. Diremmo che anche stavolta l’amalgama sia riuscito a meraviglia; se un encomio individual­e si volesse tentare, andrebbe alla fida Konzertmei­sterin Theona Gubba Chkheidze cui sono affidati estesi assoli, al sopranino d’agilità Andrea Lauren Brown, al tenore Markus Schäfer e al basso Daniel Ochoa.

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