ISTVAN KERTESZ VIENNA IN
20 CD + PURE AUDIO BLU
Decca 483 4710 ★★★★★
Il nome di Istvan Kertesz per i musicofili più attempati è associato fatalmente alla prematura scomparsa avvenuta nell’aprile del 1973 mentre faceva un bagno in mare, nel Mediterraneo, nei
pressi della città israeliana di Herzliya. Una carriera interrotta, all’età di quarantatre anni, nel pieno di una maturità ancora ricca di promesse, come quella altrettanto fatale di Cantelli, un vuoto che ha lasciato stupefatti i tanti ammiratori del direttore ungherese che si era conquistato un sicuro apprezzamento per gli esiti di una musicalità tanto intensa quanto elegante e comunicativa.
Cresciuto sotto la suggestione di insigni maestri della sua terra quali Janos Ferenczik e Laszlo Somogyi aveva allargato il suo cerchio di attività iniziando con la guida della Filarmonica di Györ per giungere alla direzione generale dell’Opera di Colonia, collaborando nel frattempo con la London Symphony Orchestra. L’approdo a Salisburgo con Il flauto magico, quindi con Don Pasquale oltre ad alcuni concerti mozartiani consolidò la propria immagine come quella di un direttore che leggeva i classici con fresca eloquenza; tratto non a caso significativo nella felice corrispondenza stabilita con i Wiener Philharmoniker, come noto non di bocca facile nello stabilire una non occasionale familiarità con i direttori. Di tale intesa fa testimonianza questo cofanetto con cui la Decca ha reso omaggio allo sfortunato direttore entrato con autorevolezza nella sua scuderia. A un’ampia antologia mozartiana, tra Sinfonie, Requiem e frammenti d’opera, cui si aggiunge una registrazione integrale di La clemenza
di Tito, con una magnifica Berganza; segue un fragrante Don Pasquale, con Corena, Sciutti e Juan Oncina, una freschissima Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” quindi l’integrale delle Sinfonie di Schubert e quelle di Brahms seguite dalle Variazioni su un tema di Haydn la cui registrazione era stata interrotta da Kertesz che progettava la conclusione al ritorno del viaggio in Israele in cui invece se ne andò per sempre. I Wiener hanno reso omaggio alla memoria concludendo la registrazione senza direttore.