Vette vocali wagneriane
Sara Jakubiak
Prossima a debuttare al Covent Garden in Crisotemide accanto a due mostri sacri come Nina Stemme e Karita Mattila, anzi tre: dirige Pappano. Per ora si è divorata il repertorio tedesco che fa da anticamera al drammatico, dal Wagner più “leggero”di Elsa, Eva ed Elisabeth alle due Marie (Wozzeck e Die tote Stadt). Canta soprattutto in Germania, molto spesso alla Deutsche Oper ma non solo, Kirill Petrenko l’ha voluta con sé nei Maestri cantori bavaresi. Ottima attrice.
Tamara Wilson
In Italia è finita sulle prime pagine dei giornali quando si è rifiutata di truccarsi il volto di nero nell’Aida areniana della scorsa estate, dando la stura a un evitabilissimo dibattito sulla black
face. Polemiche a parte, talento e tecnica sono notevoli, il repertorio è quello di un carroarmato e spazia da Elsa a Turandot, da Isolde ad Ariadne, fino al Verdi più “spinto”. Ha in curriculum almeno un paio di incisioni operistiche dirette da Sebastian Weigle, come Imperatrice nella Donna senz’ombra e Ada nelle Fate di Wagner.
Rachel Willis-Sørensen
Potrebbe essere la sorella maggiore di Lise Davidsen, non le dividesse qualche migliaio di chilometri. Americana, classe ‘84, anche lei è partita vincendo l’Operalia, però nel 2014. Da quel momento la sua ascesa è parsa inarrestabile. Fatta salva una maggiore confidenza con il repertorio italiano (Elena dei Vespri, la Leonora del Trovatore e il Mozart più drammatico di Donna Anna), il terreno dei due soprani è pressoché sovrapponibile: Eva, Elsa, Leonore e così via.
Aušrine Stundyte
Carisma debordante, occhi di ghiaccio uniti a una vocalità anfibia tra il mezzo e il soprano (corto, direbbero i maligni). Dopo le varie Venus, Salome, Renata (Angelo di fuoco), Katerina Izmailova, in teatri più o meno blasonati, sta per arrivare la sua consacrazione come Elektra al Festival di Salisburgo. Ormai è tempo per il salto definitivo nel gotha del teatro operistico. Talvolta passa anche nei teatri italiani, l’ultima apparizione, recentissima, alla Fenice come Judit nel Castello del Principe Barbablù mentre lo scorso anno ha fatto Salome a Bologna