EL BAILE PERDIDO
CANTO Raquel Andueza ENSEMBLE La Galania CD Anima Corpo ABC 007 ★★★★
Le danze hanno sempre attratto, ma anche sempre suscitato diffidenza nei tradizionalisti, nei moralisti. La propaganda antimperiale rimproverava all’imperatrice Teodora di provenire appunto dal mondo dei mimi e dei danzatori. Nel secolo scorso si stigmatizzò il tango, perfino da parte della Chiesa. E all’inizio dell’Ottocento destava scandalo il valzer. Perché dunque meravigliarci che alla fine del Cinquecento e nei primi decenni del Seicento le autorità civili e religiose spagnole accusassero le danze di corrompere i costumi dei bravi cristiani? Ma non per questo gli spagnoli smisero di ballare e anzi d’inventare balli nuovi e importarli perfino dall’America, come per esempio la ciaccona. Álvaro Torrente, per questo cd, El baile perdido, il ballo perduto, ne ha ricostruito qualcuna, e riproposto i loro testi, con il gruppo La Galania. Canta, splendidamente, Raquel Andueza. Galán, termine da cui prende nome il gruppo, è il nobiluomo, ma anche il pretendente, l’innamorato, e in teatro il primo attore. Oltre alla ciaccona, abbiamo la jácara, danza sul romance (poesia narrativa) dello stesso nome che tratta storie di soggetto malavitoso, e follie, e pavane, e seguidillas e altre danze. Colpisce non solo il fascino di questi ritmi, ma anche la loro persistenza nella tradizione musicale spagnola fino quasi ad oggi, segno poi che i fulmini della Chiesa e dei governi non sono riusciti a estirparle, che anzi si sono trasformate e hanno generato nuove danze. Gli echi si avvertono, infatti, anche nelle sfere della musica alta, e perfino di corte, tra l’altro in moltissime sonate di Domenico Scarlatti. Lo scambio tra cultura alta e cultura popolare in Spagna è tra i più fertili d’Europa. Il che conferisce alla musica spagnola il suo carattere inconfondibile e irresistibile.