DUSAPIN
ACCROCHE NOTE
ENSEMBLE Accroche Note CD Tac/Nowlands TAC016 ★★★
C’è un sodalizio che dura da 30 anni tra Pascal Dusapin e l’Ensemble Accroche Note, e che aveva già prodotto il cd Musiques solistes (Accord). I tratti tipici della scrittura strumentale del compositore francese, l’eleganza del disegno, l’energia del gesto, l’esatta calibrazione dei silenzi, la cura nello sviluppo della frase musicale nel tempo emergono anche nei quattro lavori raccolti in questo disco, a partire dal Trio Rombach (1998), composto originariamente per violino, violoncello e pianoforte.
Ma fu durante una vacanza nel villaggio di Rombach nei Vosgi che Armand Angster, clarinettista e fondatore dell’ensemble insieme a Françoise Kubler, chiese al compositore di adattare la parte del violino per clarinetto. Da qui il titolo del pezzo, che ha un carattere flessuoso, movenze plastiche, e qualche venatura balcanica legata all’omaggio che Dusapin ha voluto fare al suo mentore André Boucourechliev, di origine bulgara. Legato a una richiesta di Angster è anche By the way (2014), ciclo di cinque brevi pezzi per clarinetto e pianoforte, nati come composizionisatellite dell’opera Penthesilea, come piccoli studi, ma molto poetici, caratterizzati ciascuno da forme e tecniche strumentali diverse. La familiarità di questi musicisti con la musica di Dusapin si coglie anche
nei due brani vocali: Wolken (2014) è una serie di liriche atmosferiche che si ispirano ai saggi sulla meteorologia e sulla forma delle nuvole di Goethe e di Luke Howard; Beckett’s Bones (2016) per soprano, clarinetto e pianoforte, è un ciclo basato su poesie di John Donne, John Clare e William Blake, pieno di invenzioni timbriche e sfumature espressive. In entrambi i casi l’emissione vocale della Kubler, asprigna e aggressiva, non rende giustizia alla finezza poetica della scrittura di Dusapin.