Il cd vive e va premiato
Il secondo “Abbiati” del disco promuove il coraggioso “Asrael” del ceco Suk o l’integrale di Marcello con Dantone. E il teatro musicale stravince con Benjamin, Jacobs e Gatti
Se l’industria della musica “fisica” mostra segni di stanchezza, il disco classico è ancora più vivo che mai. Lo dimostrano i vincitori del “Premio della critica discografica Franco Abbiati”, giunto alla seconda edizione, che si è voluta organizzare anche in tempo di pandemia. L’Associazione nazionale critici musicali ha presentato la rosa dei premiati a Mondo Musica di Cremona seguendo il filone già individuato delle categorie principali (repertorio operistico, sinfonico, musica d’insieme, repertorio solistico, nuova musica, segnalazioni speciali), una fotografia sulla vitalità dell’anno discografico appena trascorso dei suoi protagonisti. Un sostanziale ex aequo hanno raggiunto due incisioni operistiche molto diverse tra loro, Leonore di Beethoven (Harmonia Mundi) con i complessi del Freiburger Barockorchester diretti da René Jacobs e Salome (cd+dvd) di Daniele Gatti con la Royal Concertgebouw, destinata quest’ultima a diventare, secondo la giuria, “tra le interpretazioni di riferimento per nitore dell’architettura e potente arcata espressiva”. Del Singspiel beethoveniano, invece, Jacobs ha realizzato con minuziosa cura del suono “un’interpretazione attenta alla cifra storica”, in cui spicca la prova del soprano Marlis Petersen. A sorpresa, trionfa nella categoria sinfonica una pagina negletta in Italia come la sinfonia Asrael di Josef Suk, editata da Decca con la Czech Philharmonic diretta dal rimpianto Jirí Belohlávek. Perché un premio alla musica nazionale boema? “Per la libertà leggera, la calda luminosità e l’amabile fluidità che sgorgano dall’esecuzione”, ultimo impegno di una serie di incisioni incentrate sul repertorio boemo-moravo. Beethoven torna protagonista nel disco Dynamic che ha intelligentemente proposto, nell’anno giubilare, l’ascolto dei quartetti giovanili con pianoforte, “mettendo a fuoco un’immagine vivida del suo apprendistato e liberando le sue prorompenti energie sotterranee grazie alla varietà di accenti proposta dagli archi e dal fortepiano di Leonardo Miucci”, che dei quartetti ha curato anche una nuova edizione critica. Una sfida musicologica non meno interessante di quella affrontata da Ottavio Dantone, che dai manoscritti conservati nelle biblioteche veneziane ha avviato l’integrale tastieristica di Benedetto Marcello, il cui primo volume è stato inciso da Concerto, “un bouquet di Sonate e la Ciaccona adorabili, capricciose, malinconiche, forbite, rese da un cembalo inventivo e abbagliante”. La stessa estesa gamma timbrica che ha premiato il pianoforte di Lukas Geniušas, protagonista del disco dell’etichetta Mirare con le Sonate n. 2 e 5 di Prokof’ev e i 10 pezzi op. 12, da ascoltare e riascoltare perché il pianista russo anziché sottolineare un paradigma modernista tutto ritmo e meccanismo, offre invece “un ritratto di Prokof’ev attento all’espetto melodico e all’espressività più malinconica e struggente”. Premio alla nuova musica non poteva che essere la tragedia spaventosamente attuale di Lessons in Love and Violence di George Benjamin, trasposto in dvd da Opus Arte nel primo ciclo di rappresentazioni londinesi del 2018 con la direzione dell’autore stesso e la partecipazione di Barbara Hannigan. Un premio che ci suggerisce che a esser vivo non è solo il disco, ma fortunatamente anche il teatro musicale e la musica d’oggi, come testimonia il premio all’italiano, ma viennese d’adozione, Pierluigi Billone, la cui originale scrittura strumentale “evoca un mondo sonoro arcaico, non addomesticato, tra squarci fragili e misteriosi, pulsazioni esuberanti, spigoli vivi, tracce luccicanti”, tutto questo rintracciabile nell’incisione di Mani. Giacometti e 2 Alberi per l’etichetta Kairos. Premio speciale infine all’indispensabile integrale delle incisioni Warner di Guido Cantelli nel centenario della nascita, rimasterizzazione del lavoro compiuto in studio nel periodo 1949-1956, anno della sua tragica scomparsa.