Infaticabile Pappano
Nove concerti in tre settimane per inaugurare la nuova stagione di Santa Cecilia, votata al sacro. Il direttore italo-inglese parte con Bruckner e Mahler. Poi si affianca a Bollani
Con il Te Deum di Bruckner si apre in Santa Cecilia una stagione costruita sui grandi capolavori sacri di Sette e Ottocento, dall’Oratorio di Natale e la Passione Secondo Matteo di Bach al Requiem Tedesco di Brahms, dall’Elias di Mendelssohn alla Messa di Gloria e lo Stabat
Mater di Rossini. Sarà Antonio Pappano, che ha appena inciso da pianista le sonate per violoncello di Brahms e che quest’anno festeggia 15 anni di direzione musicale dell’Accademia, a inaugurare il 16 ottobre con un suggestivo accostamento, la sinfonia Das Lied von der Erde di Mahler (Gerhild Romberger e Clay Hilley solisti). Sempre Pappano torna sul podio il 22 ottobre in compagnia di Stefano Bollani (Concerto per pianoforte n. 23 di Mozart) in un programma lungo quattro secoli, dai mottetti di Gabrieli a Stravinskij (Pulcinella), passando per Vivaldi (Concerto per 4 violini). E a chiudere tre settimane con nove concerti, repliche comprese, il direttore italo-inglese riapparirà anche il 5 novembre sull’asse MozartSchoenberg. Del salisburghese la Sinfonia “Haffner” e il Quinto concerto per violino (con Julia Fischer); del padre della dodecafonia la Kammersymphonie op. 9.
Te Deum di A. Bruckner
Das Lied von der Erde di G. Mahler Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia dir. Antonio Pappano
Roma, Parco della Musica, 16, 17, 18 ottobre