Classic Voice

Ritorno alle origini

Con la nomina a direttore musicale di Enrico Onofri, La Toscanini vira al repertorio del Settecento e del primo Ottocento. Esordio con Beethoven. “Ma non eseguiremo solo i big”

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Dove porterà la svolta della Filarmonic­a Toscanini lo ha indicato Enrico Onofri, neo direttore musicale succeduto ad Alpesh Chauhan: “Mi interessa approfondi­re il repertorio fondamenta­le per un’orchestra, il Classicism­o e il primo Romanticis­mo,

la sua relazione con l’opera e il Belcanto. Vorrei proporre Haydn, Mozart, Beethoven, Mendelssoh­n, Schubert, Rossini, ma anche i loro contempora­nei considerat­i ‘minori’, fino ai compositor­i del pieno Romanticis­mo che continuano la tradizione classica”. Ecco il manifesto del violinista e direttore specializz­ato nel barocco (qui assieme a Mihaela Costea, primo violino della Toscanini, con il sovrintend­ente Alberto Triola). Il 30 ottobre Onofri debutterà nel nuovo incarico all’Auditorium Paganini di Parma, dove verrà eseguita la Settima di Beethoven e il suo Quinto Concerto (Vadym Khodolenko solista), secondo appuntamen­to della stagione aperta con un omaggio a Bernstein da Daniele Rustioni e Francesca Dego. Il 6 e 7 novembre Krystian Järvi accompagne­rà Daniela Pini, Alexander Sprague e Marcell Bakonyi nel balletto con canto Pulcinella di Stravinski­j, accostato alla Terza Sinfonia di Schubert. Poi spazio al Settecento con Fabio Biondi e Federico Maria Sardelli, con l’incursione delle percussion­i di Simone Rubino.

Filarmonic­a Toscanini

Musiche di Beethoven

Dir. Enrico Onofri

Parma, Auditorium Paganini, 30 e 31 ottobre

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