Classic Voice

Il mito è contempora­neo

Bologna Festival chiude la rassegna “Il Nuovo l’Antico” con un’opera commission­ata a Luigi Sammarchi nel settecente­sco Oratorio di San Filippo Neri con l’Ex Novo Ensemble

- Di L.

l Nuovo l’Antico” è stata una delle migliori creature di Mario Messinis, per trent’anni direttore artistico di Bologna Festival. Il luogo incarna perfettame­nte il titolo della rassegna, perché il settecente­sco Oratorio di San Filippo

Neri di Bologna porta le ferite della guerra, suturate da una ristruttur­azione che ha lasciato visibili i segni delle bombe. Qui il 13 ottobre La Stagione Armonica di Sergio Balestracc­i, con la regia del suono di Alvise Vidolin e il flauto di Roberto Fabbrician­i, omaggia Luigi Nono, accostando la Messa a quattro voci da cappella di Monteverdi. Il Caleidosco­pio Ensemble (16 ottobre) offre poi una selezione di brani di Corelli, Stradella, Pasquini e Scarlatti, mentre il violoncell­ista Michele Marco Rossi (20 ottobre) traccerà una traiettori­a da Dall’Abaco a Fedele. Ultima serata il 28 ottobre con la commission­e di

Bologna Festival a Luigi Sammarchi. Si tratta di un’opera per tre solisti, voce recitante, piccolo ensemble e live electronic­s, dal titolo In alloro mutò il suo pianto. Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo, la faccia nascosta del mito di Orfeo secondo la ninfa Dafne. Le musiche di Sammarchi, che incontrano le armonie antiche di Caccini, Peri e Frescobald­i, seguono i testi di Guido Barbieri e vedranno la partecipaz­ione di Ex Novo Ensemble.

Sammarchi

Ex Novo Ensemble Bologna, Oratorio di San Filippo Neri, 28 ottobre

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